Periodicamente i mass media nazionali puntano la propria attenzione sui "costi della politica".
La periodicità del tema è, di solito, collegata all'imminenza di manovre economiche di portata nazionale, rispetto alle quali si teorizza - sensatamente - la necessità di chiedere sacrifici a tutti.
In attesa di capire come il Ministro Tremonti tradurrà la sua preannunciata manovra (per ora abbiamo solo la promessa di riforma fiscale, per altro ancora misteriosa, visto che non sono state rese note neppure le future aliquote, e un'evidente tensione in ambito governativo, che non fa presagire nulla di diverso dalle solite scelte, utili per fare titoli ad effetto, ma di sicuro meno utili per i cittadini) anche in queste settimane il dibattito sui costi della politica impera, con toni più adatti alle chiacchiere da bar e da ombrellone che a un confronto serio e responsabile.
Provo, allora, a tradurre il tema sulla città di Cesena, con una premessa: le statistiche nazionali, spesso riprese anche a livello locale, parlando dei "nostri costi della politica" - e cioè di quelli per il funzionamento della Giunta e del Consiglio comunale di Cesena - indicano una somma di 2 milioni e 65mila euro.
Ma in realtà questa cifra - che si riferisce al 2008 - comprende un ventaglio più vasto di funzioni: a comporla, ad esempio, ci sono anche le attività dei quartieri (i cui consiglieri, per altro, non percepiscono nessun rimborso), e i servizi come l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, l'Informagiovani, il Centro Donna.
E' giusto, dunque, considerarli costi della politica, o piuttosto sarebbe meglio valutarli per quello che sono, cioè servizi per i cittadini?
Ma veniamo ai costi diretti. Essi sono composti dalle indennità mie e degli assessori e dai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Le cifre sono presto dette: l'indennità del Sindaco ammonta a 3718,49 euro mensili lordi (pari a un netto sulla busta paga di maggio 2011 di 2.555,26 euro), quella del Vicesindaco è di 2788.87 euro mensili lordi, mentre per gli altri sette Assessori e per il Presidente del Consiglio comunale l'indennità è di 2231.09 euro mensili lordi. Per completezza di informazione va ricordato che tutte le indennità sono erogate per 12 mensilità. Infine, il gettone di presenza dei consiglieri è pari a 32.54 euro lordi a seduta.
A queste cifre, per dovere di completezza statistica e per la volontà di comparazione con i dati nazionali, si devono poi aggiungere quelli del difensore civico e, almeno in parte, la retribuzione della segreteria generale e del restante personale che supporta gli organi di governo. Si badi bene, non "costi della politica" ma professionisti che curano e gestiscono con attenzione il rispetto delle norme da parte del nostro Comune. La somma di tutti questi costi era nel 2008 di circa 1 milione e 99mila euro ed è bene specificare che negli anni successivi si è registrata una diminuzione di questo importo, sceso nel 2009 a 957.184 euro e che per il 2011 è previsto intorno ai 905mila euro.
Vogliamo parlare di "auto blu", altro argomento gettonatissimo in queste settimane? E allora è bene che i cesenati sappiano che per la gestione delle autovetture comunali nell'anno in corso ci sarà una riduzione, passando dai 260.500 del 2010 ai 198.100 previsti per il 2011. E si badi bene che non stiamo parlando delle famigerate auto blu che in tv si notano parcheggiate con un po' di maleducazione di fronte ai Ministeri, ma dell'intero parco mezzi a disposizione dei vari settori comunali. Si tratta di utilitarie (tutte "Panda" e "Uno") che, ogni giorno, vengono utilizzate dai dipendenti comunali per esempio per visitare i cantieri stradali, le scuole, gli anziani.
Da quando sono Sindaco (ben prima, quindi, delle indicazioni contenute nell'ultima Legge Finanziaria nazionale) a Cesena abbiamo una sola auto blu (una Fiat Croma grigia, in realtà) a disposizione per le trasferte degli amministratori e dei dirigenti, che spesso si spostano con mezzi propri.
Perché ho costruito questa scheda fatta di numeri e di considerazioni? Non solo perché sento la necessità di leggere in chiave locale il tema "costi della politica", ma perché mi piacerebbe che la questione fosse affrontata come si deve, e cioè con un legittimo giudizio sull'operato del sottoscritto, della Giunta, dell'apparato comunale, ma fuor da un'inutile demagogia fatta di riflessioni mutuate dalla peggior televisione.
Mi piacerebbe, cioè, che il mio ed il nostro operato fossero giudicati sulla base di un giudizio di merito (Cesena si sta modernizzando o no? La qualità del nostro ambiente, dei servizi sanitari, di quelli per l'infanzia e gli anziani, rispondono ai nostri sogni ed alle nostre aspettative? Siamo all'altezza della crisi economica in atto oppure no? Cesena è una città efficiente, ordinata e che funziona?) e non invece di luoghi comuni che, quotidianamente, mi portano a sentire persone che partono da una premessa sbagliata (il Sindaco e la Giunta guadagnano 10.000 euro al mese.....) e che non considerano, invece, come l'onore di governare la propria città valga di più di qualunque retribuzione.
Ma, soprattutto, mi preme ricordare che anche i costi della politica, se visti con una chiave di lettura non romana, ma cesenate, hanno un sapore ben diverso......
Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena
Ufficio stampa
Federica Bianchi