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“Un uomo di poche parole”, l’amicizia tra Primo Levi e Lorenzo Perrone approda in Biblioteca Malatestiana con lo storico Carlo Greppi

Appuntamento per lunedì 29 gennaio, alle ore 17:00 – Ingresso libero

“E io gli ho detto: “guarda che rischi a parlare con me”. E lui ha detto: “non me ne importa niente””. Nell’ambito delle iniziative proposte dall’Amministrazione comunale, dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e dal Centro Pace cittadino in occasione del Giorno della Memoria, che si celebra annualmente il 27 gennaio, lunedì 29 gennaio, alle ore 17:00, nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana lo storico Carlo Greppi presenterà il suo ultimo libro “Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo” (Editori Laterza, 2023). L’incontro, a ingresso libero, sarà introdotto da Tommaso Di Nicola del Centro Pace Cesena, che dialogherà con l’autore. 

In “Se questo è un uomo” Primo Levi ha scritto: “credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi”. Ma chi era Lorenzo? Lorenzo Perrone, questo il suo nome, era un muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III-Monowitz. Un uomo povero, burrascoso e quasi analfabeta che tutti i giorni, per sei mesi, portò a Levi una gavetta di zuppa che lo aiutò a compensare la malnutrizione del lager. E non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita anche per permettergli di comunicare con la famiglia. Si occupò del suo giovane amico come solo un padre avrebbe potuto fare. 

L’incontro tra i due avvenne nell’estate del 1944, quando il prigioniero Levi con il numero 174517 tatuato sul braccio incontrò il civile non prigioniero Lorenzo mentre sbrigava il proprio lavoro di muratore all’interno del campo per conto di un’azienda italiana che collaborava con il Terzo Reich. La loro fu un’amicizia straordinaria che, nata all’inferno, sopravvisse alla guerra e proseguì in Italia fino alla morte struggente di Lorenzo nel 1952, piegato dall’alcol e dalla tubercolosi. Primo non lo dimenticò mai: parlò spesso di lui e chiamò i suoi figli Lisa Lorenza e Renzo, in onore del suo amico. Questo libro è la biografia di una ‘pietra di scarto’ della storia, di una di quelle persone che vivono senza lasciare, apparentemente, traccia e ricordo di sé. Ma che, a ben guardare, sono la vera ‘testata d’angolo’ dell’umanità. 

Carlo Greppi (1982), storico e scrittore, ha collaborato con Rai Storia, organizza viaggi della memoria con l’associazione Deina ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che coordina la rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea in Italia. L’ultimo treno. Racconti del viaggio verso il lager (2012) ha vinto il premio Ettore Gallo, destinato agli storici esordienti. Per Laterza ha pubblicato, 25 aprile 1945 (2018). Per Feltrinelli, l’ebook La nostra Shoah. Italiani, sterminio, memoria (2015), il saggio Uomini in grigio. Storie di gente comune nell’Italia della guerra civile (2016) e i romanzi per ragazzi Non restare indietro (2016, premio Adei-Wizo 2017, sezione ragazzi) e Bruciare la frontiera (2018). 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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