Un giovanotto di 102 anni che vive ancora da solo e ha un'intensa vita sociale, grazie alla presenza di tanti amici.
Per Gino Zavagli, classe 1909, la data di nascita sembra essere un dettaglio trascurabile. E lo ha dimostrato nei giorni scorsi, presentandosi elegantissimo, in giacca e cravatta, alla sua centoduesima festa di compleanno, celebrata insieme parenti e amici.
Presente anche il Sindaco Paolo Lucchi, che ha formulato al signor Zavagli gli auguri più calorosi e gli ha consegnato una targa ricordo.
E sì che, come ammette lui stesso "ne ha passate di tutti i colori".
Soldato durante la campagna di Russia, fu allontanato dal servizio armato ed evitò così la prima linea perché, essendo mancino, i compagni di trincea temevano i suoi tiri quando lanciava le bombe a mano.
Successivamente si ammalò di tifo e fu rimandato in Italia giusto in tempo per sfuggire al destino del campo di prigionia, toccato alla gran parte dei soldati italiani che furono sorpresi dall'8 settembre mentre combattevano all'estero.
Peripezie ed acciacchi che non hanno intaccato l'invidiabile smalto del signor Gino.
Ufficio stampa
Federica Bianchi