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Terzo settore, le associazioni del territorio fanno squadra per rilanciare e incentivare il volontariato e il protagonismo nei giovani

Si tratta del progetto “Young Vibes” sviluppato da GenerAzione Salute e dal Comune di Cesena

Il territorio unito a tutela del volontariato. “Young VIBES: Promuovere Volontariato, Innovazione, Bene Comune, Empowerment e Salute attraverso il Service Learning”. È questo il nome del progetto finanziato grazie all’Avviso Youz Officina della Regione Emilia-Romagna e sviluppato per sostenere la partecipazione e il lavoro di rete dei volontari attivi, under 35, nelle realtà associative cesenati attraverso la creazione di un tavolo di coordinamento interassociativo, intergenerazionale e comunitario che rilanci e incentivi, tramite la metodologia del Service Learning, il volontariato e il protagonismo nei giovanissimi. Ad oggi sono coinvolte due classi quarte del Liceo Linguistico (per un totale di 60 studenti) e i loro docenti, coordinati dalla professoressa Annamaria Musella. 

Il progetto è promosso da GenerAzione Salute, un’associazione composta da giovani psicologi e psicologhe della Salute. Il gruppo di lavoro è composto da Angela Torella, Psicologa – Psicoterapeuta e Specialista in Psicologia della Salute, Chiara Del Barna, psicologa e presidentessa dell’Associazione GenerAzione Salute (associazione attraverso cui abbiamo il progetto è stato presentato nell’ambito di Youz Officina, bando della Regione Emilia-Romagna), Vanessa Demaria e Giulia Vandini. Al fianco di questo team, affiancato dall’Assessorato ai servizi per la Persona e la famiglia e dal Progetto Giovani comunale, operano inoltre Avis Cesena, Aquilone di Iqbal, VolontaRomagna, Rotaract, Il Disegno, Il Pellicano, ACPA, canile intercomunale. La metodologia di Service Learning, entro cui si iscrive il progetto, è invece curata dal Dipartimento di Psicologia dell’Alma Mater Studiorum di Bologna. 

Quali sono le criticità riscontrate nel contesto?
 

Da un lato, la perdita di motivazione, entusiasmo, capacità di perseguire obiettivi e lavorare in squadra dei giovani in seguito alla pandemia (Rapporto Giovani 2022) e dall’altro la massiccia presenza, nelle reti associative cesenati, di volontari over 55, mentre soltanto 1 persona su 8 ha meno di 30 anni (AICCON, 2019). Le attività di volontariato, il protagonismo e le esperienze di Service Learning nei giovani possono configurarsi come risposta ai fenomeni di regressione dei rapporti sociali (soprattutto se svolte durante gli studi), ma anche come possibilità di ricambio generazionale nelle realtà no profit attraverso il rilancio del volontariato come valore. Il tavolo di coordinamento interassociativo inoltre sostiene le idee e le progettualità delle associazioni che altrimenti rischiano di perdere nuove risorse, scollarsi progressivamente da una società sempre più digitale e isolarsi rispetto al contesto territoriale di riferimento a causa della mancanza di un efficace lavoro di rete. 

Perché la metodologia del Service Learning all’interno di Young Vibes?
 

Per Service Learning si intende una metodologia didattica che integra il volontariato all’interno della comunità e l’apprendimento di coloro che lo svolgono. I giovani sono educati a comprendere e ad accogliere le esigenze della società, avendo la possibilità di agire su di essa attraverso i principi di convivenza civile e democratica. La metodologia del Service Learning all’interno del progetto presentato aiuta ad incrementare le conoscenze dei bisogni specifici dei partner fondamentali di Young Vibes (associazioni, scuole e contesto territoriale), offrendo uno spazio di sperimentazione denso di significato civico ai giovani che potranno mettere in campo le loro  competenze e conoscenze al servizio delle realtà. 

In cosa consiste il coinvolgimento degli studenti?
 

Gli studenti degli Istituti di Secondo Grado coinvolti hanno la possibilità di aderire a percorsi di partecipazione attiva e volontariato in realtà associative che stanno già lavorando, in queste fasi, per predisporre attività che siano funzionali al raggiungimento di obiettivi significativi per i contesti, ma che allo stesso tempo siano obiettivi di apprendimento e acquisizione di competenze per i giovani. Questa possibilità inoltre si integra pienamente con l’esigenza degli istituti scolastici di proporre agli studenti percorsi di PCTO. 

Un primo appuntamento in città.
 Mercoledì 6 dicembre, a partire dalle ore 18:00, nella sede di VolontaRomagna (via Serraglio, 18), si terrà un laboratorio di formazione per operatori e docenti a cura della professoressa Cinzia Albanesi, di Christian Compare e di Antonella Guarino, del Laboratorio di Psicologia di comunità dell’Università di Bologna. Nel corso del pomeriggio verrà affrontata la metodologia del Service-Learning come esperienza di promozione della cittadinanza attiva e sarà approfondita la relazione tra scuola e comunità.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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