Dal 1° marzo, data di avvio delle cinque innovative case dell’acqua, al 15 novembre, sono stati erogati complessivamente 210 mila litri di acqua ultrafiltrata, di cui 123 mila di acqua naturale (pari al 59%) e 87 mila litri di acqua frizzante (41%), corrispondenti a 140.000 bottiglie in plastica da 1,5 litri ed equivalente a un risparmio di 11.200 chilogrammi di petrolio e di 12.880 chilogrammi di Co2. È questo il primo concreto riscontro restituito da “Ecoline”, gestore dei cinque PUNTOnet H20, vere e proprie sentinelle dell’ambiente, installati a Calisese e Ronta, rispettivamente nei quartieri Rubicone e Ravennate, San Vittore, al Valle Savio, Ponte Pietra, quartiere Al Mare, e a Pievesestina, con lo scopo di abbattere i consumi di plastica, favorire la fruizione dell’acqua pubblica, controllata con puntualità, monitorare l’ambiente e costruire una cultura della sostenibilità.
“Le nuove casine dell’acqua collocate in più zone del territorio comunale – commenta l’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi – sono state accolte positivamente dai cesenati e rappresentano un’ottima soluzione per tutti coloro che prediligono questo servizio all’utilizzo di acqua in bottiglia. I dati restituiti dall’operatore che gestisce i nuovi PUNTOnet H20 confermano l’utilità pubblica di questo servizio: meno plastica consumata significa meno petrolio, meno Co2 rilasciata nell’atmosfera e un abbattimento significativo di sprechi di acqua. Cesena è stata la prima città in Romagna ad avere una Casa dell’acqua installata nel marzo del 2011 in via IV Novembre. Successivamente, il 23 marzo 2013, un nuovo presidio è stato collocato a Case Finali, a cui un anno dopo si è aggiunto l’erogatore di San Giorgio. Così come avvenuto nella nostra città, nel corso degli ultimi anni il numero di questi impianti a livello nazionale è decuplicato, incremento che contribuisce all’abbattimento del consumo di plastica a favore di acqua pubblica controllata, ultrafiltrata naturale a temperatura ambiente, naturale refrigerata e gasata, sia per le persone che per gli animali”.
Si tratta di un servizio di comunità richiesto dai quartieri al fine di rispondere ad ogni bisogno: le cittadine e cittadine infatti possono servirsi di queste fontanelle innovative mentre svolgono sport nella vicina area verde, per dare da bere al proprio cane, per rifornirsi di acqua fresca e controllata mentre ricaricano lo smartphone. Sono inoltre un presidio ambientale in grado di analizzare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico.
Usare PUNTOnet H2O è semplice e intuitivo. L’acqua naturale ha un costo di 5 centesimi al litro mentre quella gasata di 10 centesimi al litro. È possibile pagare con monete o mediante tessera, che potrà essere ritirata presso un esercizio commerciale nelle vicinanze del PUNTOnet H2O installato nel quartiere di riferimento. Per ottenere la tessera è sufficiente pagare al negoziante 5 euro, che corrisponde all’importo già caricato nella card per prelevare acqua ultrafiltrata. Usare la tessera è semplicissimo: basta inserirla nell’apposita fessura e selezionare l’acqua da prelevare. A questo punto, così come indicato dal display, il credito scalerà a seconda di quanta acqua sarà prelevata. È inoltre possibile prelevare acqua ultrafiltrata anche mediante pagamento digitale con carta bancomat. PUNTOnet H2O eroga gratuitamente anche acqua pubblica per le persone e per gli animali domestici.