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Il dipinto raffigurante papa Pio VII esposto in Malatestiana sarà riportato all’originario splendore

Avviato l’intervento di manutenzione affidato al laboratorio di Maria Letizia Antoniacci

“Pio VII con i cardinali Galeffi e Locatelli e monsignor Locatelli” potranno presto tornare a dare il benvenuto ai visitatori della Biblioteca Malatestiana antica. Dopo che il dipinto, collocato su una parete dello scalone che dall’ingresso della Biblioteca conduce al Lapidario e successivamente alla Sala Lignea e all’Aula del Nuti, è stato staccato per evitare possibili danneggiamenti a causa di un’infiltrazione d’acqua, l’Amministrazione comunale di Cesena ha avviato l’iter per un intervento di manutenzione finalizzato a restituire la luce originaria  al dipinto. 

L’opera è stata provvisoriamente trasferita all’interno di un altro locale anche al fine di eseguire i lavori sulla muratura in modo più agevole ed efficace. Da un’analisi di dettaglio del dipinto da posizione ravvicinata è emerso che la superficie è coperta da un sottile strato di depositi atmosferici e opacizzata da alcune macchie. “L’opera realizzata da Pietro Labruzzi probabilmente nel 1803 – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – fa parte del patrimonio artistico-culturale del Comune di Cesena e raffigura papa Pio VII Chiaramonti, di cui quest’anno ricorre il bicentenario dalla morte. Si tratta di un olio su tela di grandi dimensioni che si trova all’interno del complesso della Biblioteca Malatestiana, lungo lo scalone che conduce alla parte antica, e per questo ammirato ogni giorno da tanti visitatori e fruitori di questi luoghi. In questi giorni, una volta ultimate le indagini preliminari, sono in corso i lavori di manutenzione consistenti in leggera pulitura superficiale per la rimozione dei depositi atmosferici e delle macchie, correzione dei vecchi ritocchi alterati con colori a vernice per restauro e leggera verniciatura protettiva superficiale. È questo un intervento di valorizzazione particolarmente delicato e importante che garantirà all’opera piena integrità, la conservazione nel tempo e la migliore fruibilità”. 

I lavori di restauro sono stati assegnati al laboratorio di Maria Letizia Antoniacci di Faenza
, operatore economico in possesso di una significativa esperienza pluriennale nell’ambito del restauro di dipinti in territorio romagnolo che vanta un’esperienza trentennale nell’ambito del restauro di dipinti con Soprintendenze, enti pubblici, privati e aziende. Dopo aver effettuato una valutazione del dipinto, la restauratrice ha presentato un progetto di intervento sottoposto alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna

L’opera.
 La scena si svolge, con ogni probabilità, nella sala del trono del Palazzo Vaticano. In posizione più elevata e centrale siede il pontefice. Gli sono accanto tre ecclesiastici della sua corte uno seduto, il cardinale Locatelli, gli altri due in piedi disposti ai lati (monsignor Locatelli a sinistra e il cardinale Galeffi a destra). Il dipinto potrebbe essere stato eseguito in ricordo dell’elezione, nel 1803, al cardinalato dei due vescovi di origine cesenate. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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