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Cassa di laminazione a Rio Marano: progetto esecutivo già pronto, si attende l’erogazione del finanziamento

Sindaco Enzo Lattuca: “Un’opera attesa dal Quartiere che contribuirà alla messa in sicurezza del territorio”

La progettazione esecutiva della nuova cassa di espansione di Rio Marano è già pronta, si attendono ora i finanziamenti attraverso cui si potrà dare avvio alla fase dell’appalto dei lavori e alla cantierizzazione dell’area.
È quanto assicurato dal Sindaco Enzo Lattuca nel corso dell’assemblea pubblica organizzata, nella serata di ieri, dal Quartiere Fiorenzuola e partecipata anche dall’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi e dal Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Stefano Francia. 
“Dopo gli eventi drammatici e traumatici che si sono verificati nel nostro territorio nel mese di maggio – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – l’attenzione dei cittadini rispetto alla messa in sicurezza del territorio è aumentata in modo significativo.
Da parte nostra, abbiamo a disposizione tutti gli elementi per poter potenziare la capacità di difesa del territorio: è questo il caso del progetto relativo la realizzazione della cassa di espansione a Rio Marano, già redatto ma in attesa di un finanziamento.
Il Consorzio di Bonifica della Romagna, con il suo presidente Stefano Francia, ha pensato bene di candidare il progetto, dell’ammontare complessivo di 6.696.600 euro, tra gli interventi urgenti. 
Non appena ci sarà conferma del finanziamento da parte del Commissario straordinario, l’intervento potrà essere avviato nel corso del 2024.
Questo per noi – prosegue il Sindaco – rappresenta un fatto importantissimo che si integra ai lavori già in corso che ci consentono di fare un grande passo avanti sul fronte della messa in sicurezza del nostro territorio: penso, ad esempio, alle opere in corso lungo l’asta fluviale del Savio, agli interventi che il consorzio di Bonifica sta eseguendo, non solo in somma urgenza ma anche di miglioramento, tra Cesena e Cesenatico, lungo la rete consortile, ma anche ai lavori che, insieme all’Agenzia regionale per la Protezione civile e la sicurezza territoriale, inizieremo lungo il torrente Cesuola. Intervento, quest’ultimo, progettato prima dell’alluvione”. 

La realizzazione di una cassa di laminazione delle piene del Rio Marano si inquadra come intervento per la messa in sicurezza dell’area più volte oggetto di allagamento negli scorsi anni. 
La collocazione prescelta per la cassa è immediatamente a sud della via Emilia, in destra idraulica del Rio Marano, a monte del ponte della via Emilia, che costituisce una strozzatura ineliminabile. 
Il volume utile è di circa 187.000 metri cubi su di un’area occupata di circa 9 ettari, permette la laminazione della portata di piena 200ennale per 10 ore di durata dell’evento, senza il contemporaneo svuotamento verso i recettori di scarico.
Data la vicinanza dell’opera con la città e viste le richieste del quartiere, la proposta  progettuale è idonea ad un futuro utilizzo della cassa di espansione anche come area verde attrezzata a parco urbano pubblico, con piantumazioni, arredi e percorsi ciclo-pedonali, creando un collegamento tra le zone ricreative vicine e la vallata del Rio Marano. 
L’intervento consisterà nella realizzazione di un’opera idraulica di contenimento concepita per ridurre la portata dell’acqua durante la piena del Rio Marano.
Si procederà dapprima con la definizione di un primo invaso di 13 mila metri cubi, a cui seguiranno ulteriori due vasche.

“Nel mese di giugno – commenta la Presidente del Fiorenzuola Milena Maccherozzi – insieme ad alcuni consiglieri del Quartiere abbiamo incontrato il Sindaco per fare il punto sulla realizzazione di quest’opera che il nostro territorio attende dal 2012 e che oggi, alla luce degli eventi di maggio, è tornata all’ordine del giorno in un ben più ampio quadro di messa in sicurezza della nostra città, soprattutto nelle aree attraversate dal fiume Savio e da altri corsi d’acqua minori.
Nel corso dei giorni della piena, il Rio Marano non ha destato particolare preoccupazione ma è importante poter prevenire eventuali piene.
Per questa ragione l’assemblea di ieri sera, molto partecipata, è stata utile a conoscere le future fasi dell’iter di realizzazione di questo bacino artificiale in grado di alleggerire la piena, la portata e la pressione dell’acqua”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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