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A Cesena ha votato il 68% degli aventi diritto

L'Amministrazione compirà scelte conseguenti alla volontà espressa a gran voce dai cittadini

Scoprire che Cesena - con i suoi circa 51mila votanti pari a quasi il 68% degli aventi diritto - può vantare, tra le grandi città, una delle percentuali più alte in Italia di partecipazione al voto sui referendum del 12 e 13 giugno, ha prodotto in molti cesenati un giustificato moto d'orgoglio.

Una partecipazione così alta significa che da noi il disinteresse verso "la cosa pubblica" ha attecchito meno che nel resto d'Italia, e che tanti hanno ritenuto fondamentale esprimere concretamente il proprio parere su temi di grande rilievo come l'acqua pubblica, l'energia nucleare, il legittimo impedimento.
Significa anche che consideriamo il voto un dovere e un diritto al tempo stesso, consapevoli, come siamo, che esso rappresenta una conquista importante, regalataci dalle generazioni che uscirono dalla dittatura e dalla guerra.


Significa inoltre che i politici nazionali e regionali, i quali anche a Cesena avevano definito i quesiti referendari "confusi e contraddittori" ed il referendum "una strumentalizzazione", dovranno riflettere sulla loro distanza dalle questioni che realmente stanno a cuore alle persone. Infatti, scegliendo di scegliere anziché aspettare che altri decidessero al loro posto, i cesenati li hanno sonoramente smentiti.


Significa, infine, che anche la nostra Amministrazione cittadina dovrà essere conseguente ad una volontà espressa a così gran voce. Per questo, non ho dubbi ad affermare che accelereremo le scelte di protezione dell'acqua pubblica, concretizzate due mesi fa con l'apertura della prima "Casa dell'acqua" collocata nel lungo Savio, tra il Ponte Vecchio ed il Ponte Nuovo e per questo renderemo rapida l'apertura di altre "Case", con l'obiettivo ambizioso di poterne vedere all'opera entro il 2014 una per ognuno dei 12 quartieri della città.


Inoltre, poiché il nucleare è stato evidentemente respinto senza indugi dai cesenati, rafforzeremo decisamente la nostra scelta di campo a favore del'energia pulita che deriva dalle fonti rinnovabili, concretizzando entro i prossimi due anni la messa in opera di 45 tetti fotovoltaici sugli edifici pubblici di Cesena.
Cesena c'è, come dimostra la grande partecipazione referendaria, ed il Comune cercherà di essere all'altezza di questa riaffermata volontà di partecipazione dei cesenati.
 

Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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