La Notte Europea dei Ricercatori torna venerdì 29 settembre a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Faenza, Rimini e Ferrara, per portare fra la gente il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori e offrire la possibilità di partecipare attivamente a esperimenti, dimostrazioni, giochi, esposizioni e laboratori.
Organizzata dal consorzio composto dai ricercatori del CNR, coordinatore per il biennio 2022-23, Università di Bologna, CINECA, INAF, INFN e INGV affiancati per la comunicazione e l’organizzazione da ComunicaMente e Naxta, quest’anno ruoterà intorno a tre linee principali: Interpretare il passato, esplorare il presente, immaginare il futuro.
Sarà ancora una volta la Biblioteca Malatestiana (Piazza Bufalini, 1) a ospitare il ricco programma di iniziative che avranno luogo Cesena. Per i più giovani si incomincia già alle 9 del mattino con i laboratori scientifico/didattici interattivi dove ragazzi e ragazze delle scuole primarie e secondarie di primo grado potranno approfondire i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità.
Il taglio del nastro si svolgerà alle 17.15 con il Delegato del Rettore per i Rapporti con le imprese e ricerca industriale, Prof. Claudio Melchiorri, i rappresentanti delle istituzioni locali e tutti i ricercatori che presenteranno i propri progetti.
A partire dalle 18, una serie di incontri, esperienze e dimostrazioni permetteranno a tutti di osservare con i propri occhi il “web delle cose” e il “metaverso”, ma anche di avvicinarsi alle nanoparticelle, alle nuove frontieredella progettazione gastronomica e al 5° gusto, l’umami. Sarà inoltre possibile scoprire gli aspetti meno noti degli oli vegetali e della produzione delle uova, mentre i ricercatori accompagneranno i curiosi a “vedere” come funziona il cervello e a conoscere i risultati della ricerca architettonica sul territorio cesenate. E ancora, si potrà comprendere come le relazioni con gli altri influenzano la nostra identità, come si misura la mente umana, come si possono supportare gli anziani con patologie croniche e cosa studiano le neuroscienze cognitive.
Ci sarà modo di esplorare il mondo delle tecniche di gamification che possono favorire uno sviluppo sostenibile e capire come le molecole, le proteine e i microorganismi contribuiscono a migliorare la sostenibilità delle produzioni alimentari.
Con il progetto riPENSAci l’invito che le ricercatrici e i ricercatori rivolgono a tutti i cittadini è a cambiare prospettiva e rivedere le proprie conoscenze sul mondo.
La Notte europea dei ricercatori è l’occasione per uscire dai soliti schemi e per esplorare nuovi punti di vista. Ripensare a ciò che si conosce da un’altra prospettiva è una pratica utile e necessaria per gli abitanti di un mondo che sta affrontando cambiamenti e minacce epocali. Ma riPENSAci significa anche riflettere sulla posizione che si occupa nella società e sulle ripercussioni delle proprie azioni sull’economia e sull’ambiente.