"Partecipare? Sì, grazie" Quando è possibile, dove è possibile, nei limiti consentiti dalla norma, preferisco partecipare, esprimere il mio parere, esercitare il diritto di scelta.
E' un invito che rivolgo a ciascuno!
Innanzitutto parchè per poter operare una scelta occorre informarsi, documentarsi, raccogliere stimoli ed elaborarli, magari anche con un confronto con amici, colleghi o con pareri di esperi competenti.
L'occasione dell'imminente scadenza referendaria offre temi che riguardano la quotidianità di ciascuno e, a maggior ragione, ciascuno può sentirsi direttamente coinvolto: in gioco ci sono orientamenti legati al bene comune nei confronti dei quali ciascuno è chiamato a farsi un'opinione e, domani o dopodomani, ha l'occasione di esprimerla.
In secondo luogo perché il referendum è un istituto di partecipazione diretta nelle scelte politiche: ogni cittadino interviene in prima persona sui quesiti specifici superando così le mediazioni proprie del Parlamento e giungendo ad una decisione immediata di abrogazione o conservazione di una norma.
In terzo luogo perché ogni forma di partecipazione, in particolare quelle dirette, hanno un effetto correttivo sulla democrazia rappresentativa: abbiamo l'occasione di dire a chi ci rappresenta in Parlamento se è in sintonia o meno con quanto noi pensiamo esercitando così funzioni di stimolo e controllo nei confronti di chi ci rappresenta.
Ai giovani in particolare l'invito a scoprire di potersi occupare del loro presente per prevenire il rischio di essere derubati del loro futuro attraverso la partecipazione
Rita Ricci
Presidente del Consiglio Comunale di Cesena
Ufficio stampa
Federica Bianchi