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Il nuovo Palazzo Roverella si svela alla città

Dal 15 al 17 settembre, una serie di iniziative per scoprire il futuro del complesso

Una tre giorni per scoprire come sarà il nuovo Palazzo Roverella a seguito dei lavori di rigenerazione urbana che saranno avviati in autunno e proseguiranno fino alla primavera del 2026.

Si comincia Venerdì 15 settembre, alle ore 18:00, presso la Chiesa del Santo Spirito con un incontro pubblico.
Saranno presenti il sindaco e gli assessori e i tecnici che hanno preso parte alla progettazione dell’intervento oltre che i progettisti dello studio Politecnica Ingegneria e Architettura di Modena e De Gayardon Bureau di Cesena.
A seguire, alle ore 19:00, è prevista la visita guidata agli spazi del complesso Roverella e, ore 20:00, il momento conviviale nella corte grande con spettacolo di musica jazz a cura del Conservatorio “B. Maderna”. 

Sabato 16 settembre la giornata avrà inizio alle ore 10:00 con la possibilità di visitare l’esposizione del nuovo progetto di Palazzo Roverella allestita presso la Chiesa del Santo Spirito; alle ore 11:00 visita guidata agli spazi che saranno oggetto dei lavori.

Le visite, alla mostra e alle stanze di palazzo Roverella, proseguiranno nella giornata di domenica 17 settembre, dalle ore 10:00 alle ore 12:00.

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Il progetto, finanziato dal Piano Nazionale per la Qualità dell’abitare (PINQuA) del Ministero per le
infrastrutture e la Mobilità sostenibile (Mims) e che si colloca al primo posto nella graduatoria della
Romagna, dimostrando il suo alto valore e rilevanza per la rigenerazione urbana, rappresenta un
importante sforzo da parte dell’Amministrazione comunale di Cesena e di Asp Cesena/Valle Savio per la rigenerazione del complesso monumentale Roverella, che si estende su oltre 6 mila metri quadrati tra le piazze Aguselli e Sant’Agostino, via Milani e corte Dandini.

Il team di progetto, formato da Politecnica di Modena, De Gayardon Bureau di Cesena e Studio Mattioli di Bologna, ha sviluppato, in collaborazione con le diverse parti interessate, compresi rappresentanti delle istituzioni locali ed esperti del settore il progetto di trasformazione urbana dell’interno complesso.

All’interno del Palazzo, che storicamente ha ospitato una casa di riposo per anziani della città e dopo una serie di servizi per immigrati e senza dimora, troveranno spazio servizi abitativi integrati, ristorativi, culturali, comunitari e socio-assistenziali e, spazi polifunzionali che coinvolgeranno soggetti esterni e attiveranno l’apertura alla città e l’integrazione. Le corti saranno il punto di connessione fra tutte le attività e il luogo di incontro privilegiato fra abitanti, lavoratori e frequentatori: saranno luoghi di passaggio, di sosta e di vita e fungeranno anche da elemento di attrazione dei passanti. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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