Gli interventi di ripristino stradale sono stati avviati nell’immediato, ovvero già nei primi giorni dell’emergenza, ma al momento non sono coperti finanziariamente. Nell’incontro di ieri a Bologna, a distanza di oltre tre mesi da quel 16 maggio, giorno in cui a Cesena il fiume Savio ha esondato procurando gravi danni a persone, cose ed abitazioni, il Comune ha avuto rassicurazioni dalla struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo che saranno coperti i primi 3,5 milioni di euro necessari a saldare i costi degli interventi già effettuati con procedure di somma urgenza. Perlopiù, come si evince dalla puntuale rendicontazione aggiornata lo scorso luglio dal settore Lavori Pubblici dell’Ente, si tratta di opere di movimento terra e pulizia strade e rete fognaria, di spostamento con mezzi idonei dei terreni derivanti dai dissesti idrogeologici e dei fanghi in sito, di ripristino della viabilità in pianura con movimento terra per riaprire la viabilità, ruspatura, chiusura buche, di sgombero fossi e pulizia strade, che hanno interessato principalmente i quartieri Oltresavio e Ravennate, e il crinale collinare.
Coinvolto anche il centro storico cittadino: ammontano infatti a 160 mila euro i lavori di pulizia in corso nella parte tombinata del torrente Cesuola dove, a seguito della piena dello stesso corso d’acqua, si è verificato un accumulo di materiale alluvionale che ostruisce la sezione idraulica a danno della sicurezza del transito carrabile e pedonale soprastante.
“Con lo scopo di ripristinare la viabilità e di assicurare gli spostamenti necessari per le operazioni di soccorso e di pulizia – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – già nella giornata di martedì 16 maggio sono stati avviati interventi importanti, come le operazioni di pulizia del fango e assorbimento delle acque del tunnel della secante e del sottopasso Machiavelli mediante abbassamento dei livelli con la fornitura e posa in opera di pompe ad immersione da fango e realizzazione di gruppi di continuità elettrica alimentati da generatori a gasolio. Questo ed altri interventi, come lo spurgo di pozzetti e collettori, la pulizia di fossi e attraversamenti tombinati, e il lavaggio della carreggiata, rientrano tra le opere più urgenti eseguite per fronteggiare le criticità aperte sul territorio in seguito all’ondata di eventi meteo eccezionali, tra allagamenti e frane”. In relazione al versante collinare ad oggi sono stati impegnati 1.858.245,14 euro per la rimozione di terra, detriti e fango dalle strade, disgaggi di materiale sciolto, spostamenti di tracciati stradali, rifacimento fossi e ulteriori opere di presidio. A questi lavori si sommano la messa in sicurezza della viabilità interessata da dissesto idrogeologico principalmente della collina e parte della pianura mediante segnaletica stradale e delimitazione delle aree viabili più pericolose, con relativo acquisto dei materiali per ripristini dei tratti stradali danneggiati, per un ammontare di 300 mila euro.
“Intervenire in tempi rapidi nelle aree collinari ferite da frane e da considerevoli movimenti di terra – prosegue il Sindaco – ci ha consentito di liberare intere famiglie e attività d’impresa che altrimenti, in mancanza della rimozione dei detriti e dell’apertura, laddove necessari, di temporanei percorsi, sarebbero ancora isolati. Ad oggi viviamo in attesa: tuttavia, grazie allo stanziamento dei primi 3,5 milioni di euro riusciremo a saldare il conto dando avvio, entro fine autunno, ad ulteriori interventi di messa in sicurezza della viabilità”.