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Reddito di cittadinanza

La dichiarazione dell’Assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia Carmelina Labruzzo

 “Apprendiamo con sconcerto la notizia che a molti percettori di reddito di cittadinanza è stata comunicata con un sms la revoca del reddito di cittadinanza. Un’azione scellerata che mostra l’assoluta deresponsabilizzazione e il totale disinteresse nei confronti delle persone più fragili e in gravi difficoltà economiche da parte del Governo. In questi mesi, avviando un percorso di condivisione, ascolto, incontro, abbiamo accompagnato tantissime persone e tantissimi nuclei in percorsi di autonomia e progressivo recupero”. A dichiararlo è l’Assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo.

“La filosofia di fondo del Servizio – prosegue l’Assessora – è quella della capacitazione, ovvero di aiutare tutti con un sostegno duplice: da una parte sì l’aiuto economico, ma con un percorso di ripresa dell’autonomia di ciascuno attraverso i Progetti Utili alla Collettività e il necessario reinserimento nel mondo del lavoro. I nostri operatori e quelli dell’Azienda ai Servizi per la Persona del distretto Cesena-Valle Savio (Asp) hanno lavorato insieme, in modo sartoriale, insieme a tantissime persone”.

“Le ultime misure varate dal Governo (con esplicito riferimento alla Carta spesa che prevede l’elargizione di un una tantum a un numero residuale di cittadini e al taglio del Reddito di cittadinanza con una nuova misura altamente selettiva è parziale) vanificano completamente il lavoro svolto fino ad oggi. Inoltre, questa misura mette in seria difficoltà gli Enti Locali che impatteranno le nuove forme di povertà conseguenti alla nuova normativa”.

“Continueremo – conclude – a seguire tutte le situazioni in questo modo: gli operatori dei Servizi Sociali hanno avviato l’interlocuzione con tutte le persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza per una valutazione delle nuove condizioni definite dalla Legge e continueranno a fissare appuntamenti con i singoli percettori entro ottobre 2023. Per le persone non in carico si provvederà attraverso l'informazione sui nuovi requisiti per successive valutazioni delle condizioni di fragilità”.

 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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