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“Il potere” dell’artista Luciano Caldari esposto a Palazzo Albornoz

L’opera è stata concessa in comodato d’uso dalla famiglia al Comune di Cesena

“Il potere” dell’artista romagnolo Luciano Caldari è approdato nelle storiche stanze di palazzo Albornoz. Si arricchisce in questo modo la galleria artistica esposta tra il Salone d’onore e la Sala del Consiglio, l’ala pubblica del Comune quotidianamente frequentata da cesenati, amministratori e visitatori che per diverse ragioni approdano in città ammirandone le espressioni artistiche. Da oggi dunque, al fianco delle opere dei principali rappresentanti dell’arte cesenate, troviamo esposta la tela costituita da tre pannelli, concessa in comodato d’uso per cinque anni al Comune dalla famiglia dell’artista scomparso nel 2012. 

L’opera, un trittico raffigurante dieci persone, rappresenta un’importante testimonianza artistica dell’attività del pittore Luciano Caldari, esponente locale di spicco del movimento neorealista, che ha incentrato la sua indagine artistica sulle tematiche di impegno sociale e sul mondo del lavoro. “Ringraziamo la famiglia Caldari – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – per aver consentito, attraverso questa concessione temporanea, a tutti i cittadini e visitatori di poter ammirare un dipinto del 1978 che richiama alla memoria dei più il talento e la creatività artistica di Luciano Caldari. Siamo dunque onorati di poter accogliere nel palazzo comunale l’opera di un nostro concittadino illustre che ha esposto in Italia e nel mondo riscuotendo particolare successo. Da oggi Cesena avrà una ragione in più per ricordare l’arte di un pittore che ha avviato la carriera artistica al fianco dei coetanei Alberto Sughi e Giovanni Cappelli, trattando tematiche d’impegno sociale, sul mondo del lavoro bracciantile e contadino”. 

A consegnare simbolicamente il quadro al Sindaco è stata la figlia Francesca Caldari. L’iniziativa si inserisce nella serie di eventi che anticipano le celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Luciano Caldari che ricorre nel dicembre del 2025. 

Luciano Caldari
 (Savignano sul Rubicone, 1925 - Cesena, 2012) ha studiato a Bologna dove si è diplomato nel 1945 al Liceo Artistico. Ha iniziato la carriera artistica in ambito cesenate aderendo al movimento neorealista. Ha inizialmente affrontato tematiche d’impegno sociale, sul mondo del lavoro bracciantile e contadino. Frequenti anche i soggetti legati alla marineria. Nel ‘49 si è trasferito a Roma, dove ha esposto alcune opere grafiche in una mostra collettiva alla “Galleria Einaudi” con De Pisis, Omiccioli, Melli, Vespignani, Nel ‘50 vola a Parigi dove ha stretto rapporti soprattutto con Leger prima di entrare in contatto con l’ambiente milanese. Nel capoluogo lombardo ha esordito con una mostra personale alla Galleria Bergamini.

Durante il periodo milanese ha rivolto la propria attenzione alla condizione e ai processi di alienazione dell’uomo nella società del suo tempo. Nel 1956 è stato presente con opere grafiche alla Biennale di Venezia. Successivamente ha esposto in importanti rassegne d’arte allestite in diverse città dell’est europeo, tra le quali  Mosca, Berlino, Praga , Budapest , Sofia, Varsavia.   
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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