Interesseranno l’ampia platea cittadina le principali misure previste dalla Giunta comunale e indirizzate a tutti coloro, cittadini e imprese, che sono stati duramente colpiti dalle precipitazioni eccezionali e dagli eventi alluvionali di maggio (esondazioni, allagamenti diffusi e frane). Dopo aver erogato i primi contributi di Autonoma Sistemazione (Cas) ai nuclei familiari sfollati per i mesi di maggio e giugno, la Giunta anticiperà anche le somme relative al mese di luglio. Nel frattempo, in questi giorni verranno accreditati alle prime 540 famiglie anche i contribuiti di immediato sostegno che finanzieranno i costi di ripristino della sola abitazione principale, escluse le pertinenze esterne (garage, cantine).
Sono 5 le nuove misure approvate dalla Giunta, corrispondenti ad ulteriori 460 mila euro circa, che garantiranno una graduale ripartenza ai nuclei familiari e ai professionisti interessati dall’alluvione. Le risorse, in parte già erogate, arriveranno direttamente dalla raccolta fondi attivata dal Comune il 17 maggio, all’indomani dell’esondazione del fiume Savio e dei corsi d’acqua minori.
Ad oggi le donazioni pervenute sul conto corrente comunale corrispondono a 1.382.943,46 euro, pari a 3.275 versamenti. Gli importi raccolti arrivano in parti più o meno uguali da privati (29%), imprese (39%), e associazioni/enti (32%). A livello di richieste di destinazione, la gran parte delle somme donate (77%) non è accompagnata da indicazioni particolari, e come tale viene destinata alle varie misure a sostegno della popolazione colpita. La restante parte (23%) vincola invece l’utilizzo al ripristino di luoghi pubblici danneggiati (scuole, impianti sportivi, parchi e giardini).
LE MISURE.
1. Contributo comunale di Immediato Sostegno per inquilini affittuari di abitazioni principali danneggiate, qualora il CIS erogato dal Governo sia stato richiesto dal proprietario dell’immobile. Per questa misura si ipotizza un costo indicativo di circa 225 mila euro.
2. Contributo comunale di Autonoma Sistemazione per i nuclei sfollati domiciliati ma non anagraficamente residenti, che non hanno avuto diritto al CAS ordinario. In questo caso, gli importi potrebbero essere gli stessi del CAS (dai 400 ai 900 euro al mese, a seconda del numero di componenti del nucleo, più le eventuali maggiorazioni per persone disabili). Risorse necessarie stimate: circa 45 mila euro.
3. Contributo comunale a fondo perduto per liberi professionisti/partite iva non ricomprese nel contributo della Camera di Commercio. Il contributo della CCIAA alle imprese è di 2.500 euro una tantum. Il numero di interessati è stimato in qualche decina, per cui il costo della misura sarebbe di circa 100.000 euro.
4. Copertura rette Centri Estivi per famiglie alluvionate. Misura limitata a un numero molto piccolo di casi. Stima costo: 4.500 euro
5. Anticipo CAS anche per il mese di luglio. Il mese di luglio sta terminando e ancora non è stato annunciato il pagamento dei CAS (nemmeno di quelli di maggio e giugno, che il Comune ha già versato da due settimane), per cui si pone la questione dell’opportunità di anticipare anche tale mensilità. Essendo molti nuclei rientrati nelle proprie abitazioni, la spesa dovrebbe essere sensibilmente inferiore ai 140.000 euro/mese del primo periodo. Possiamo ipotizzare 90.000 euro.
In relazione alle altre misure precedentemente approvate dalla Giunta e già in fase di attuazione (500.000 euro in totale).
Abitazioni per famiglie sfollate. A queste misure, si aggiunge l’individuazione di otto alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) destinati a otto nuclei familiari sfollati già in graduatoria per l’assegnazione di una casa e che presentano i requisiti richiesti, e la messa a disposizione di sette appartamenti da parte di privati nell’ambito del bando comunale per il reperimento di abitazioni sfitte da locare e assegnare a nuclei sfollati.
La misura si propone di contribuire alla risoluzione del problema di alcune famiglie che, per vari motivi, non potranno fare rientro nelle loro case a breve, e che pertanto necessitano di trovare una ricollocazione non di fortuna. Una delle risposte a questa esigenza è quella di incentivare i proprietari di immobili sfitti, mediante garanzie sul versamento del canone (che verrebbe intestato al Comune) e con la restituzione integrale dell’IMU. Per questa misura sono stati messi a disposizione 150.000 euro (suddivisi fra canoni di locazione, spese condominiali, spese di registrazione contratti e rimborsi IMU).
Buoni spesa per famiglie alluvionate. Importo messo a budget: 90.000 euro, suddivisi fra due diversi tipi di buoni. In primo luogo, si intendono fornire 2.000 buoni da 30 euro ciascuno (totale 60.000 euro) per l’acquisto di vestiti, lenzuoli, asciugamani e altra biancheria per la casa, a completamento dell’analoga distribuzione già effettuata con la donazione del gruppo OVS / UPIM. Sono poi previsti 30.000 euro in buoni per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Questa seconda tipologia, a differenza della precedente, non sarà fornita a tappeto, ma a nuclei selezionati dai Servizi Sociali, che non abbiano potuto fruire del Contributo di Immediato Sostegno (CIS). Entrambe le distribuzioni partiranno in agosto, una volta che il Consiglio Comunale avrà approvato la variazione di bilancio necessaria.
Ristori alle associazioni di volontariato che hanno operato e operano a favore della popolazione colpita. Si fa riferimento alle numerose realtà del Terzo Settore che, già dai primi giorni dell’emergenza, si sono fatte carico, con risorse proprie, di attività quali la produzione e la distribuzione di pasti, i trasporti di chi aveva l’automobile danneggiata, ecc. Per questa misura è stato previsto un budget di 40.000 euro, che verrà erogato tramite un bando pubblico e previa un’istruttoria che validi le effettive attività svolte e le relative spese sostenute dalle associazioni richiedenti.