Domani, lunedì 10 luglio, alle ore 12:00, tutti i telefoni cellulari collegati a celle di telefonia mobile dell’Emilia-Romagna squilleranno contemporaneamente e con un suono diverso rispetto a quello delle normali notifiche. In quel momento tutti gli utenti riceveranno un messaggio di test “IT-alert”, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che arriva sul territorio regionale in forma del tutto sperimentale e che sarà attivato per informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. È questa una delle azioni intraprese dalla Regione Emilia-Romagna, d’intesa con le Amministrazioni comunali, a seguito degli eventi calamitosi che nel mese di maggio hanno colpito gravemente il territorio causando gravi conseguenze a cose e persone.
“Introdurre nuovi canali di comunicazione diretta con i cittadini – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è di fondamentale importanza al fine di essere preparati di fronte ad eventi catastrofici come quelli che hanno colpito il territorio romagnolo nel corso del mese di maggio. Pur essendo un test che non dovrà in nessun modo allertare i cittadini, riteniamo che una comunicazione come questa, preventiva, tempestiva e sintetica, possa essere realmente efficace. A questo proposito, la Protezione civile comunale già da alcuni anni ha attivato un Servizio di allertamento tramite messaggistica cellulare (SMS), al quale tutte le famiglie sono invitate ad aderire. Tale servizio, infatti, permette di ricevere, in tempo reale, SMS di avviso (preallarme o allarme) su criticità ambientali, per le quali è determinante informare tempestivamente i cittadini raggiungendo, in caso di emergenza, ogni nucleo familiare”.
Dopo Toscana, Sardegna, Sicilia e Calabria, la sperimentazione arriva anche in Emilia-Romagna e nei prossimi mesi tutta l’Italia sarà raggiunta dal messaggio di test. Negli scorsi giorni la Regione ha incontrato e informato tutti i soggetti del sistema regionale e di protezione civile: Prefetture, Comuni, Province, Anci, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, Ufficio scolastico regionale, categorie professionali e volontariato. Uno specifico piano di comunicazione prevede inoltre l’attivazione di vari canali, tra cui i social, per diffondere la notizia a ridosso dell’evento.
Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio stesso. L’invito per tutti, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è ad andare sul sito it-alert.it e rispondere al questionario: le risposte fornite permetteranno di migliorare il sistema. Una volta chiusa questa prima fase, nel 2024, IT-alert diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.
IT-alert, infatti, non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, come ad esempio il canale Telegram @AllertaMeteoER già in uso dal 2020 e gli altri canali social, ma andrà a integrarle.