Definire un piano complessivo e coordinato di interventi per i mesi più caldi rivolto alle persone senza dimora esposte a rischi di salute per le condizioni climatiche.
I Servizi Sociali del Comune di Cesena, insieme ad Asp Cesena-Valle Savio, in vista delle settimane più calde dell’anno hanno dispensato raccomandazioni precise alle 131 persone senza dimora censite sul territorio comunale dal 1° gennaio al 30 giugno.
Con l’intento di informare il più possibile l’utenza, gli operatori hanno avviato una capillare campagna di comunicazione su strada fornendo dettagli su tutto quello che bisogna sapere: dove trovare assistenza sociale o burocratica, la lista dei dormitori, delle mense, e dei punti di distribuzione di generi alimentari, compresi gli altri servizi (docce, lavanderia sociale, sportelli di orientamento al lavoro o supporto psicologico).
“Esattamente come avviene in vista dei mesi più freddi dell’anno – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia Carmelina Labruzzo – prevedendo un ulteriore ondata di caldo abbiamo raggiunto tutte le persone senza dimora presenti in città con l’obiettivo di fornire a ciascuno di loro tutte le informazioni utili riguardanti i servizi attivi nei mesi di luglio e agosto. Ad oggi sono 131 i senza dimora presi in carico dal Settore, di cui 20 donne. Ben 61 delle 131 censite sono persone approdate in città dall’inizio dell’anno. Si tratta di uomini e donne italiani e arrivati da fuori Italia che vivono in condizioni di marginalità e fragilità e che per questa ragione necessitano di un aiuto quotidiano.
Le istanze presentate sono svariate: tra loro c’è chi chiede di poter ritornare nel paese d’origine, chi ha bisogno di un supporto psicologico oppure di un affiancamento nella ricerca di un lavoro, un riparo per la notte, di biancheria pulita, di visite mediche.
Prevedendo un’impennata delle calde temperature implementiamo dunque i nostri servizi di assistenza e accoglienza dando loro la possibilità di trascorrere la giornata al riparo al Centro diurno ‘RoveRstella’, aperto tutti i giorni, consegnando vestiti puliti e acqua e monitorando i più fragili. A questo proposito, già da qualche mese il presidio degli operatori dell’Unità di Strada avviene nel corso di 5 giorni e non di 3”.
Ad oggi sono 739 gli accessi annuali al centro diurno di via Dandini con una media giornaliera di 25 presenze.
Sono invece 5 le uscite settimanali degli operatori dell’Unità di strada e 35 i casi di emergenza individuati su strada, anche grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine e dell’Ausl, dal mese di febbraio.
In relazione all’accoglienza notturna: 25 posti letto nel dormitorio di via Strinati, gestito da Asp Cesena-Valle Savio per conto del Comune; i 16 posti letto allestiti nelle struttura di Oriola invece in seguito al maltempo e alla frana che ha colpito questa porzione di territorio sono stati trasferiti nella struttura di via Macrelli gestita da Arci Ragazzi.
Naturalmente, ai dormitori “comunali” si somma il dormitorio allestito presso il Vescovado, gestito dalla Caritas diocesana.
“A seguito dell’alluvione – prosegue l’Assessora – abbiamo inoltre avviato la sperimentazione dell’Emporio solidale presso il centro di raccolta beni ‘Don Milani’. Dal 1° giugno questo servizio è gestito dalle volontarie e dai volontari dell’Associazione ‘Il Barco’ che nell’ambito delle attività di raccolta e distribuzione beni alle persone colpite dai drammatici eventi di maggio, settimanalmente incontrano gli utenti privi di residenza distribuendo loro beni di prima necessità”.