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Settima conferenza sull’ambiente e la salute, il Sindaco di Cesena invitato a Budapest dall’Oms per condividere a livello internazionale la testimonianza sull’alluvione di maggio

Nel corso di questi giorni, da mercoledì 5 fino a domani, venerdì 7 luglio, gli esperti di clima di tutto il mondo sono stati riuniti a Budapest dall’Oms per prendere parte alla Settima conferenza ministeriale sull’ambiente e la Salute. 

Ai lavori hanno preso parte anche i rappresentanti di alcune Amministrazioni locali tra cui il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca a cui è stato chiesto di condividere la propria personale testimonianza sull’impatto che l’alluvione di maggio ha avuto sulla comunità di Cesena, con particolare riferimento a quelle che potrebbero essere le future scelte politiche in materia ambientale. 

“Le intense piogge che nel giro di poche ore hanno sorpreso e colpito il territorio di Cesena generando esondazioni dei corsi d’acqua e centinaia di frane – commenta il Sindaco Enzo Lattuca intervenuto questa mattina a Budapest – sono il chiaro segno di come i cambiamenti climatici stiano generando singoli eventi meteorologici estremi che dobbiamo fronteggiare con interventi strutturali necessari, e immediati, che necessitano di importanti risorse. L’ho ribadito questa mattina intervenendo alla Conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute dell’Oms, importante occasione per tutti noi per tenere alta a livello internazionale l’attenzione su quanto accaduto”. 

Cesena è stata la prima città a vedere il fiume Savio esondare.
Più tardi, nel giro di poche ore, sono esondati contemporaneamente 23 fiumi e un centinaio di corsi d’acqua minori che hanno allagato le campagne della Romagna.
Sul territorio cittadino sono stati accertati tre decessi, mille persone sono state sfollate dalle abitazioni e di queste, in 250 sono stati ospitati da subito in strutture ricettive e parrocchie. Molte strade, a seguito dei movimenti franosi, alcuni dei quali tuttora in corso, sono crollate. 
L’orografia del territorio è cambiata isolando intere frazioni, parte dei comuni dell’Appennino, attività d’impresa. 

“A fronte di tutto quello che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere – prosegue il Sindaco – dobbiamo strutturare la nostra sicurezza idrogeologica con misure che devono tenere conto dei fenomeni meteorologici di oggi e di domani.
Chiediamo che vengano programmati interventi strutturali per far fronte a situazioni inedite, come stiamo facendo sviluppando il progetto di messa in sicurezza del Torrente Cesuola che confluisce nel fiume Savio.
Questi eventi naturali violenti possono ricapitare, occorre dunque innalzare il livello di sicurezza del territorio. Come ribadito in più occasioni nel corso di questi anni l’emergenza climatica occupa un posto di primo piano nella nostra agenda, come dimostra la scelta di inserire esplicitamente il contrasto ai cambiamenti climatici fra le deleghe affidate agli assessori della Giunta comunale.
Siamo convinti che non ci sia più tempo da perdere e che non possiamo limitarci a delegare ad altri il compito di trovare le soluzioni. Cesena tuttavia, anche su impulso della Regione Emilia-Romagna, non parte da zero: c’è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc), che individua già una serie di obiettivi e le iniziative per raggiungerli”. 

Trovare soluzioni per la triplice crisi ambientale, rappresentata dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità e dall’inquinamento ambientale.
 
Sono questi gli obiettivi fissati dall’Organizzazione mondiale della Sanità che nel corso di questa tre giorni, sulla base dell’allarme lanciato dagli esperti mondiali ma anche tenendo conto dell’aumento delle temperature che provoca danni alla salute umana, ha cercato di definire una strategia comune per arginare i danni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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