Esattamente due settimane fa, nella giornata di martedì 16 maggio, la nostra città è stata colpita per prima dall’esondazione del fiume Savio, un tragico evento che ha provocato danni alle persone, ad abitazioni e beni. Dopo due settimane la città è ripartita: siamo stati veloci, lo abbiamo fatto insieme per il bene delle famiglie colpite, della nostra comunità e dell’economia del nostro territorio, soprattutto dal punto di vista turistico.
La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha dato ulteriore forza e coraggio. Al Capo dello Stato abbiamo posto le stesse questioni già presentate al Governo e alla Presidente della Commissione europea, relativamente alle ferite da rimarginare e al sostegno concreto da assicurare alle famiglie e alle imprese gravemente danneggiate.
Il Presidente si è reso conto del livello di distruzione del territorio cesenate e romagnolo, ma anche del grande spirito di ricostruzione e di comunità che, grazie all’aiuto delle migliaia di volontari arrivati da tutta la regione e dall’Italia, e al coordinamento degli Enti locali, ha consentito a tutti di ricominciare. Ha riservato, inoltre, un pensiero particolare per la Biblioteca Malatestiana, che aveva visitato il 2 maggio scorso in occasione della visita ufficiale a Cesena. “Come sta la biblioteca Malatestiana?", mi ha chiesto.
A tutto questo si somma il contatto con gli studenti della scuola elementare e media, molto importante. Nel corso della visita alla scuola primaria “Don Milani”, momentaneamente trasformata in un centro di raccolta e distribuzione dei beni di prima necessità, si è informato circa la situazione degli studenti danneggiati dall’alluvione, e delle loro famiglie, dall’alluvione. Cesena sta ripartendo, ma le ferite dei cesenati sono ancora aperte e noi dobbiamo restare vicino a tutte le persone che sono state colpite dall’alluvione. senza lasciare solo nessuno.