Al Centro Interculturale MoviMenti di via Dandini la festa della mamma è arrivata in leggero anticipo. Come avviene tradizionalmente, l’Istituto di credito BCC Romagnolo anche quest’anno ha sostenuto l’iniziativa “Festa della mamma – Regala un fiore, regala una speranza”, promossa dall’Istituto oncologico romagnolo (Ior) a sostegno della ricerca scientifica. In vista dell’importante ricorrenza che si celebra domenica 14 maggio, questa mattina le azalee, fiori solidali diventati simbolo della lotta ai tumori femminili, sono state donate alle mamme straniere che frequentano, insieme ai loro piccoli, tutti i servizi proposti dal Centro gestito dall’Azienda pubblica di servizi alla persona del distretto Cesena/Valle Savio.
Alla piccola cerimonia hanno preso parte l’Assessora ai Servizi per la Famiglia e la Persona Carmelina Labruzzo, la Presidente di Asp Cesena/Valle Savio Maria Elena Baredi, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo Romagnolo Roberto Romagnoli, Cinzia Pieri, Responsabile dei Servizi Area Immigrazione e Marginalità di Asp e il Dirigente Medico dell’Ausl della Romagna Antonella Brunelli.
“Quella di questa mattina – commenta l’Assessora Carmelina Labruzzo – è una grande e felice occasione di incontro per tutti noi. Siamo grati alla Banca di Credito Cooperativo Romagnolo che ha omaggiato le nostre donne con questo gesto ricco di significati. Donando un’azalea a ciascuna delle mamme che frequentano i servizi di Asp rivolgiamo i nostri più sinceri auguri a tutte loro invitandole a prendersi cura del proprio corpo già a partire dall’alimentazione”.
L’azalea è un prezioso alleato della ricerca e della salute al femminile. “Maggio è il mese della primavera e dei colori – prosegue la Presidente di Asp Maria Elena Baredi – e ci esorta a prenderci cura di noi stesse nonostante i non pochi impegni dovuti alle esigenze familiari. Proprio su queste basi, dopo aver consegnato le azalee alle nostre utenti, abbiamo proposto – in accordo con Ausl e alla presenza di un nutrizionista – un corso sulla corretta alimentazione. In questo modo abbiamo voluto dare il nostro sostegno al grande lavoro svolto dall’Ausl della Romagna e dall’Istituto Oncologico Romagnolo rispetto alla ricerca, l’arma più potente che abbiamo per trasformare un futuro sempre più libero dal cancro e da tutte le malattie che possono colpire una donna”.