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Ingenium Por Fesr - Il nuovo fondo per le imprese innovative

Nuovo fondo per le imprese innovative

Dopo il fondo di capitale di rischio di Obiettivo 2 Ingenium, ecco il nuovo fondo nato grazie ai finanziamenti Por Fesr. La nuova iniziativa, Ingenium Por Fesr, vuole favorire lo start up di imprese innovative, in particolare di quelle che operano nei settori ad alta tecnologia (nate da spin off accademici, di ricerca e aziendali) e sostenere le strategie di sviluppo e di investimento innovativi delle imprese che garantiscano buone marginalità e prospettive di crescita, attraverso investimenti per la crescita e l'implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti.
Il fondo di capitale di rischio, sostenuto con l'Attività II.1.3 è finanziato con 14 milioni di euro: 7 conferiti dalla Regione Emilia-Romagna e 7 dalla ZERNIKE META VENTURES SPA, la società (soggetto gestore) che dovrà gestire il fondo e che aveva gestito il fondo anche nell'edizione finanziata con risorse Obiettivo 2.

Le imprese partecipate dal fondo regionale dovranno essere esclusivamente piccole e medie imprese, con localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.

Il fondo regionale, per quanto riguarda le operazioni investimento nelle prime fasi di vita dell'impresa, dovrà intervenire prioritariamente in imprese operanti nei settori di:

- biotecnologie, farmaceutica, chimica organica;
- nanotecnologie, nuovi materiali, chimica fine;
- meccanica di precisione, strumenti di misura e controllo, sensoristica, biomedicale, elettromedicale;
- informatica e telematica, tecnologie digitali, audiovisivo;
- tecnologie per le energie rinnovabili, il risparmio energetico, l'ambiente.
 
Per quanto riguarda invece le operazioni di expansion financing, destinate cioè a supportare la crescita e l'implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti, le aziende partecipate dovranno appartenere ai settori di attività economica elencati nella Sezione C della classificazione ATECO 2007.
 

Tutte le imprese partecipate dal fondo regionale non dovranno operare nei settori della costruzione navale, del carbone e dell'acciaio; non dovranno essere quotate sui mercati regolamentati; non dovranno essere imprese in difficoltà ai sensi della definizione di cui agli Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (2004/c 244/02).

 
Maggiori informazioni qui.

 
 
 
 
 
 
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