“Sedetevi e unitevi”. Il messaggio di unità arriva dagli studenti della classe 2° C dell’indirizzo grafico dell’Istituto superiore Versari/Macrelli di Cesena che questa mattina hanno donato al Comune una targa da applicare sulla panchina arcobaleno posizionata al centro del quarto lato di Piazza del Popolo. Il progetto, coordinato dagli insegnanti Valeria Brancaccio, Luca Cirocco e Melissa Bermardi, si inserisce nell’ambito del più ampio percorso delle 19 panchine rosse collocate, dal Comune e dal Forum delle donne, in diverse zone della città contro la violenza sulle donne e la violenza omotransfobica.
“Il coinvolgimento degli studenti in progetti di questa natura – commenta l’Assesore all’Inclusione e alla Cultura Carlo Verona – assumono grande importanza. Impegnarsi contro la violenza e ogni altra forma di discriminazione è un primo essenziale passo per diventare cittadini rispettosi e consapevoli, costruttori di una società che rigetta ogni pregiudizio. Le panchine collocate nella nostra città devono invitarci a soffermarci su episodi ingiusti e gravissimi che ancora oggi si ripetono, anche nella nostra comunità. Sono un simbolo e un monito contro la violenza di genere e ogni forma di abuso e prepotenza. Ringraziamo dunque il ‘Versari/Macrelli’ per questa donazione e sosteniamo ben volentieri percorsi didattici di questo tipo”. Alla consegna della targa questa mattina ha preso parte anche Cristina Barducci del Forum delle donne.
La targa applicata sullo schienale della seduta arcobaleno di piazza del Popolo è stata realizzata dallo studente Chanai Bartoli. Una seconda targa è invece stata apposta su una ulteriore panchina collocata di fronte all’Istituto Superiore.
L’operazione di memoria delle panchine rosse è stata avviata in città il 23 novembre 2019 dall’Amministrazione comunale, insieme al Forum delle donne, dopo avere aderito al percorso di sensibilizzazione nazionale. Le panchine rosse, simbolo di una campagna contro la violenza di genere proposta dal movimento femminile nazionale, sono arrivate in diverse città italiane trovando spazio nei luoghi dove le persone si incontrano. Per questa ragione, anche a Cesena, sono state posizionate in diversi luoghi pubblici, anche in accordo con le famiglie delle vittime di violenza.