Una piccola comunità nella comunità. Nella giornata di ieri, gli utenti del centro diurno Roverstella e del dormitorio di via Strinati sono stati assoluti protagonisti di un momento solidale organizzato dall’Associazione Twiga Onlus, realtà di volontariato cesenate presieduta da Francesca Stagno, medico di medicina generale, che ha donato un importante quantitativo di indumenti e di generi di prima necessità alle donne e agli uomini che quotidianamente fruiscono dei servizi comunali gestiti da Asp del distretto Cesena-Valle Savio.
“Ringraziamo l’Associazione Twiga Onlus – commenta l’Assessora ai Servizi per le Persone e le Famiglie Carmelina Labruzzo – per aver consegnato ai Servizi Sociali utilissimo materiale da destinare ai nuclei familiari con minori in situazione di fragilità e alle persone senza dimora. Si tratta di una preziosa forma di cittadinanza attiva che si inserisce all’interno di una solida rete territoriale sempre molto attenta alle persone che vivono in difficoltà. La consegna dei primi indumenti e prodotti per l’igiene della persona ci ha donato un bel momento di unione e generosità che ha messo al centro la relazione e la cooperazione di realtà che operano nel sociale”. Alla consegna, avvenuta nei locali del Roverstella, hanno preso parte Annalisa Furlani ed Eleonora Pucino dell’Unità di Strada Via delle Stelle, Arianna Tonelli, referente dell’Accoglienza diurna e notturna, e l’operatrice Caterina Catrini.
Ben 120 paia di calzini, 73 zaini prima accoglienza donna, 24 paia di pantaloni, 17 maglie uomo e 3 da donna, 4 tute uomo, biancheria. La distribuzione dei kit di indumenti e del materiale raccolto proseguirà anche nei prossimi giorni ad opera dell’Unità di Strada Via delle Stelle e degli operatori di Asp Cesena Valle Savio.
“L’attenzione della nostra comunità verso le persone in difficoltà – commenta la Presidente dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona del Distretto Cesena-Valle Savio Elena Baredi – è sempre molto viva e donazioni come questa gratificano i nostri utenti contribuendo alla costruzione di una società civile che dà valore alla cultura della solidarietà e dell’incontro. In questo momento dell’anno, con l’arrivo graduale della bella stagione sono una ventina le donne e gli uomini che frequentano i nostri servizi diurni e notturni, comprese le docce e la lavanderia sociale. Nel corso della stagione invernale invece raggiungiamo le 40 unità”.