Alaska, Groenlandia, Yakutia, Islanda, Lapponia, Canada. Sabato 25 marzo, alle ore 17, nella sala Lignea della Biblioteca Malatestiana si terrà l’incontro “Donne dei ghiacci: la parità di genere viene dal freddo?” a cura della giornalista Ada Grilli e organizzato dall’Associazione Fidapa Cesena. Nel corso dell’iniziativa, che si colloca nell’ambito della ricca programmazione del Marzo delle donne 2023, saranno proiettate immagini che mostrano le realtà giornaliere di parità di genere nei paesi del nord.
Il lavoro è stato avviato da Ada Grilli nel 2018 per conto di una Università islandese. Dopo aver soggiornato in Islanda, Grilli si è trasferita in Groenlandia per svolgere una ricerca sul campo intervistando donne e raccogliendo dati sul tema della parità di genere e dei diritti. “Ho focalizzato la ricerca – commenta – nell’ambito dell’economia e della politica, scavalcando a piè pari questioni relative alla vita familiare, alla salute, alla sicurezza nell’ambiente di vita. Il campo è molto vasto e richiede approfondimenti settoriali. Questo può essere un limite ma anche una forza”.
Dai dati raccolti dal World Economic Forum appare inequivocabile che i Paesi nordici, che in passato hanno dato il maggior contributo al progresso della parità di genere nel mondo intero, sono tuttora trainanti in questo settore. Nel corso della conferenza saranno ripercorsi alcuni dei punti salienti dello studio le cui conclusioni sono utili a rispondere alla domanda enunciata nel sottotitolo (La parità di genere viene dal freddo?) e a mettere a punto una prospettiva per fare nostri i risultati della parità di genere del nord del mondo.
Ada Grilli segue da anni l’evolversi del tema nei Paesi che ben conosce e che studia dagli anni 2000. Alla conferenza che si terrà domani pomeriggio in Malatestiana, seguiranno altri appuntamenti in altre città romagnole e della regione. Successivamente, dal 20 maggio, sarà a Bergamo con una mostra fotografica che porta alla ribalta donne nella vita di tutti i giorni in tutti i Paesi artici. La mostra è stata voluta dall’Associazione Donne per Bergamo-Bergamo per le Donne.