In occasione del 150esimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini (Pisa, 10 marzo 1872), celebrato lo scorso ottobre nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana con un incontro pubblico, è stato presentato il ritratto che di lui fece, nel 1874, il pittore bolognese Sante Nucci (Bologna 1821 – 1896) e che Franco Spazzoli ha donato al Comune di Cesena in memoria del padre Armando, repubblicano e Assessore alla Cultura, Scuola e Sport dal 1956 al 1970. Il ritratto e l’autore Sante Nucci sono stati “raccontati” nuovamente dallo storico Franco Spazzoli nella mattinata di oggi nella Sala Specchi di Palazzo Albornoz, dove il quadro resterà esposto fino a domenica 5 marzo.
Per l’occasione, e per consentire a tutti di analizzare da vicino la storica tela che raffigura Giuseppe Mazzini seduto, mentre fuma un sigaro, sabato 25 febbraio, alle ore 16, l’Ufficio turistico IAT di Cesena e I Percorsi del Savio, in collaborazione con Spazzoli, offriranno un’occasione speciale alla scoperta del palazzo Comunale di Cesena. Nel corso della passeggiata, l’esperto di storia locale illustrerà ai suoi ospiti la storia di palazzo Albornoz, affascinante edificio di origini medievali nel cuore della città e sede del Municipio. Gran finale nella Sala degli Specchi con focus sul ritratto di Giuseppe Mazzini, opera dell’ artista bolognese Sante Nucci, recentemente donato al Comune da Franco Spazzoli. L’incontro, gratuito per tutti i partecipanti, avrà una durata di circa un’ora, con partenza dal Loggiato del Comune, in piazza del Popolo. È necessaria la prenotazione contattando lo 0547 356327 (dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) oppure scrivendo una mail a info@ipercorsidelsavio.it (specificando nome, cognome e numero di telefono di riferimento).
Cinque anni fa, nella ricorrenza del 145esimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, Franco Spazzoli ha donato l’opera al Comune di Cesena in memoria del genitore. Autore del ritratto è il pittore bolognese Sante Nucci (Bologna 1821-1896) noto soprattutto come ritrattista. Nel corso dell’illustre carriera Nucci ha eseguito anche opere di carattere religioso tra cui, nel territorio romagnolo, la tela con l’Assunzione al cielo della Vergine nella chiesa di Santa Maria Assunta di Vignola, frazione di Sogliano, datata 1886 e la grande tela (che può sembrare un affresco per la sua ampiezza) che raffigura la Madonna della Cintura, Santi e Angeli sulla parete absidale dell’oratorio della Madonna dello Spasimo di Sogliano, firmata e datata 1886. Fervente repubblicano, attorno al 1870 Nucci ha fondato un circolo “Edera” nella centrale via D’Azeglio e per tale circolo ha dipinto i ritratti di vari esponenti repubblicani: Federico Campanella, Maurizio Quadrio, Aurelio Saffi. Tra questi ritratti il più efficace è senza dubbio quello di Giuseppe Mazzini, non a caso ripreso nel francobollo emesso in occasione del 150esimo anniversario della morte.
Il primo ritratto di Mazzini eseguito dal Nucci è del 1872 e si trova attualmente presso la Fondazione Spadolini di Firenze. Due anni più tardi ne ha realizzato tre repliche tutte firmate e datate 1874 e, identiche anche nel formato. Le tele si trovano attualmente: al Museo del Risorgimento di Bologna, al Museo del Risorgimento di Ravenna e nel patrimonio del Comune di Cesena. Mazzini è morto nel 1872, quindi quello di Nucci è probabilmente l’ultimo ritratto prima di quelli commoventi di Silvestro Lega che lo raffigurano sul letto di morte, i capelli bianchi scarmigliati. Qui, invece, Mazzini appare ancora giovanilmente energico e fieramente composto nell’abituale abito scuro mentre si rivolge allo spettatore con sguardo orgoglioso e penetrante, comunicando un’immagine di forza intellettuale e morale. Tra i tanti ritratti di Mazzini questo è l’unico in cui fuma un sigaro, uno dei pochi, innocenti, piaceri di quell’uomo rigidamente austero.