Il turismo a Cesena ritorna ai livelli pre-pandemia registrando nel 2022 una flessione in positivo con 174.068 presenze (oltre 440 mila nell’intera Vallata), a fronte delle 136.776 del 2021, delle 88.958 del 2020 e delle 147.812 del 2019. Ottima anche la performance per tutto il territorio dell’Unione dei Comuni Valle del Savio che, complessivamente, ha registrato 440.828 presenze superando le 429.475 del 2019. Importante crescita anche per le strutture ricettive di Cesena che passano dalle 90 del 2019 alle 103 dello scorso anno.
“Si tratta di numeri che ci soddisfano – commenta l’Assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini – per due ragioni principali: da un lato questa flessione in positivo ci dà modo di pensare con fiducia a una piena ripresa del settore turistico dopo due anni di sospensione delle attività con conseguenze dure per i nostri operatori e per le strutture ricettive della città. Dall’altro, il trend del 2022 è il risultato di un lavoro strutturato che, nonostante il difficile momento storico che viviamo, garantisce numeri positivi a dimostrazione di un impegno collettivo. Per quanto riguarda Cesena – prosegue l’Assessore – molti dei pernottamenti sono legati a esigenze professionali. Chi arriva nella nostra città lo fa principalmente per soddisfare impegni lavorativi ma anche per partecipare ad eventi fieristici, e ad altre iniziative e manifestazioni sportive, che spesso animano i fine settimana. Il recupero del movimento turistico post pandemia dimostra inoltre che stiamo facendo un buon lavoro sul piano promozionale, che si riscontra anche nella particolare fioritura strutture ricettive, soprattutto in collina. Cesena non ha niente da invidiare ad altre città e si muove sempre di più anche in un’ottica di Vallata creando sinergie che premiano questa visione territoriale coordinata dalla nuova DMC”.
Sono pari a 261.209,31 euro le entrate legate all’imposta di soggiorno nel 2022 nel Comune di Cesena, in crescita rispetto agli importi degli ultimi tre anni. Chiaramente, la flessione in negativo registrata nel corso del 2020 e del 2021 è dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha rallentato il turismo in tutto il paese. L’anno che ha registrato l’importo più basso in assoluto è il 2020 con 61.286,05 euro; a seguire il 2021 con 186.650,97 euro. In positivo invece il bilancio del 2019 con 255.415,59 euro, a conferma della media dei livelli pre-pandemia. Annualmente l’Amministrazione comunale destina gli incassi dell’imposta di soggiorno allo sviluppo economico e alle attività produttive del territorio. Secondo quanto previsto dalla legge, il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, primo fra tutti la Biblioteca Malatestiana.