Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Da quel momento tutto il mondo perse la sua innocenza e dovette fare i conti con la tragedia dell’Olocausto e le persecuzioni di massa. Per celebrare questo giorno di liberazione e per ricordare i concittadini ebrei deportati dalla città, l’Amministrazione comunale di Cesena questa mattina, nel corso di una cerimonia pubblica, ha posizionato una corona commemorativa alla lapide del Palazzo comunale del Ridotto dedicata ai concittadini ebrei deportati negli anni 1943-1944. Alle celebrazioni, presiedute dal Sindaco Enzo Lattuca, hanno preso parte anche le autorità civili e religiose e le associazioni d’arma e combattentistiche.
Bernard Brumer, Elena Brumer-Rosenbaum, Anna Forti, Elda Forti, Lina Forti, Lucia Forti, Diana Iacchia, Dina Iacchia, Amalia Saralvo Levi, Giorgio Saralvo, Mario Saralvo, sono questi i nomi delle donne e degli uomini deportati da Cesena negli anni 1943-1944.
“Questa cerimonia che organizziamo ogni anno in questa occasione – ha commentato il Sindaco Enzo Lattuca – è posta al centro di una settimana intera che dedichiamo alla memoria della Shoah. Annualmente, il 27 gennaio, ci ritroviamo di fronte alla lapide che ricorda la deportazione dei nostri concittadini ebrei brutalmente prelevati dalle loro abitazioni e deportati. A Cesena negli anni della seconda guerra mondiale viveva una considerevole comunità ebraica. Proprio in questa parte della città sorgeva l’antica Sinagoga e a questo proposito, valorizzando la centralità del luogo, nel 1995 l’Amministrazione comunale scelse di porre la lapide che noi oggi onoriamo. Come ha riflettuto la senatrice Liliana Segre, abbiamo il dovere di combattere l’indifferenza presente nel nostro mondo, e nella nostra comunità, verso chi ancora oggi sta vivendo eccidi, violenze, discriminazioni, genocidi, non comparabili per dimensione e realtà storica a quelli della Shoah ma che comunque non possono trovarci indifferenti. Il significato più profondo del Giorno della memoria è questo: ricordare ciò che è avvenuto nell’Europa e nel nostro Paese in seguito alle leggi razziali e, poi, alla deportazione e allo sterminio del popolo ebraico, ricordare la storia, essere vicini agli eredi delle famiglie che hanno vissuto la deportazione e mantenere alta l’attenzione per far sì che oggi, nel mondo in cui viviamo, queste cose non accadano più”. “In questi anni – ha proseguito il Sindaco – attraverso una mozione del Consiglio comunale abbiamo provveduto a posizionare le pietre d’inciampo di fronte alle abitazioni delle famiglie deportate e a promuovere altre iniziative come quella dedicata a un nostro concittadino adottivo, don Odo Contestabile, insignito della più alta onorificenza per i non ebrei prevista dallo stato di Israele e dallo Yad Vashem, Giusto tra le nazioni. Dobbiamo continuare a mantenere ricca e varia la presenza di queste iniziative, è un dovere dell’Amministrazione ed un sentimento sentito dalla maggioranza dei cittadini di questa città”.
Per fare in modo che nessuno dimentichi la dolorosa e tragica pagina dell’Olocausto, anche quest’anno l’Amministrazione comunale di Cesena e la Biblioteca Malatestiana, insieme all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena e ad altri partner del territorio, ha proposto alle scuole e all’intera comunità una fitta programmazione di iniziative. Nella giornata di domani, sabato 28 gennaio, ci saranno le passeggiate della memoria lungo i luoghi abitati in passato dalla comunità ebraica, con visita speciale dedicata ai manoscritti ebraici conservati in Biblioteca Malatestiana e alla mostra “Torah Project – Le parole dell’Alleanza”, che resterà fruibile fino al 12 febbraio. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@ipercorsidelsavio.it oppure contattare lo 0547 356327.
Don Odo Contestabile. Dall’Abbazia del Monte a “Giusto tra le Nazioni”. La passeggiata, con guida esperta, sabato 28 gennaio, alle ore 15,30, prenderà avvio dal centro città, attraversando la storica via delle Scalette, fino ai luoghi dove visse per anni il monaco benedettino che salvò sei persone ebree dall’Olocausto. Partenza alle ore 15,30 dall’Ufficio turistico di Cesena (Piazza del Popolo,9), 8 euro a persona. Alle ore 17.30, al termine della visita guidata, incontro (gratuito e aperto alla cittadinanza) con Mario Zani, sua moglie Ariella Severi e don Piero Altieri che racconteranno di don Odo e della loro amicizia personale con lui. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@ipercorsidelsavio.it oppure contattare lo 0547 356327 (www.ipercorsidelsavio.it).
Speciale visita tematica alla Rocca Malatestiana. Sabato 28 gennaio alle ore 16,30, dall’alto dei camminamenti esterni panoramici, si narreranno gli eventi storici legati ai luoghi cesenati della Seconda Guerra Mondiale e si potrà accedere alle vecchie prigioni della fortezza. Il costo della visita è di 8 € a persona. È necessario prenotare compilando il form sul sito www.roccacesena.it oppure al numero 3668274626 (anche con messaggio Whatsapp).
Le proposte della Biblioteca Malatestiana. Sabato 28 gennaio si parte con la rassegna “La memoria al cinema” nella sala proiezioni. Per non dimenticare la barbarie della Shoah, gli utenti della Malatestiana avranno la possibilità di assistere alla proiezione di alcune importanti pellicole che affrontano la tematica con visioni diverse. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, riservato a tutti gli iscritti ai servizi della biblioteca. Inoltre, da lunedì 23 gennaio a sabato 5 febbraio, sempre nella sala proiezioni, tutte le scuole di ogni ordine e grado potranno prendere parte ad alcuni matinée. Attività gratuita con prenotazione obbligatoria (tel. 0547610892, Whatsapp 36601430062, mail: malatestianaragazzi@comune.cesena.fc.it).