La XXII edizione di Ecosistema Scuola, il report di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, fa il punto, con dati riferiti al 2021, sullo stato di salute di 5.616 edifici di 94 capoluoghi di provincia tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, e in più casi premia il Comune di Cesena per aver creato le condizioni migliori per una città a misura di studente e per aver investito in modo significativo sul fronte della messa in sicurezza degli edifici e dell’efficientamento energetico.
In relazione al tema della transizione energetica tra i banchi di scuola, Cesena è annoverata tra le prime città che in Italia hanno investito sul fronte strutturale adeguando gli edifici scolastici. Diverse infatti sono le città in cui i tetti di un buon numero di scuole ospitano pannelli fotovoltaici per la produzione di energia coprendo i fabbisogni della scuola a volte in modo parziale ma altre volte anche interamente. Tra le città che hanno segnalato un numero di scuole con impianti a energia rinnovabile significativo (20-30% rispetto al totale delle scuole della città) troviamo Cesena, seguita da Bergamo, Treviso, Vicenza e Rimini.
“La fotografia scattata da Legambiente – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – ci gratifica e bene inquadra il percorso di riqualificazione energetica degli edifici scolastici che abbiamo avviato da alcuni anni, anche attraverso l’apporto tecnico e progettuale della Società in House Energie per la Città, che ha garantito benefici energetici ed economici sulla maggior parte delle nostre scuole. In modo specifico, ricordo l’intervento della scuola Media ‘Plauto’, premiata come esempio europeo di riqualificazione energetica e per la quale al nostro Comune sono stati assegnati importanti contributi nell’ambito del Settimo Programma Quadro per la Ricerca dell’Ue; ma anche altre opere di rilievo eseguite sia sull’involucro che sugli impianti elettrici e di riscaldamento dei plessi delle scuole primarie Fiorita, Martorano, di Sant’Egidio, Case finali, alla media di Borello, infanzia Ippodromo e primaria Vigne, per cui abbiamo ottenuto risorse attraverso il Conto termico del GSE e i fondi europei di sviluppo regionale. Attualmente sono in corso interventi di riqualificazione in ulteriori dieci edifici scolastici, che si concluderanno entro il 2023. Programmare interventi di efficientamento energetico all’interno delle scuole, così come previsto dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile adottato dal nostro Comune per ridurre in modo importante le emissioni di Co2 sul territorio, significa innanzitutto contribuire alla crescita dei nostri studenti rendendoli cittadini più consapevoli e sensibili ai temi dell’energia”.
Sostituzione degli infissi, isolamento delle strutture, illuminazione LED, nuove pompe di calore. In Italia le Amministrazioni comunali che hanno realizzato la verifica di vulnerabilità sismica su tutti gli edifici scolastici, uno dei principali strumenti per verificare lo stato di salute degli stessi e del terreno su cui sono costruiti, sono il 19,2%, dato che sale al 31,4% se si prendono in considerazione solo quelle poste in area simica 1 e 2. Avellino, Benevento, Brescia, Cesena, Chieti, Fermo, Gorizia, Macerata, Rieti, Teramo, Viterbo le città in zona 1 o 2 che dichiarano di aver effettuato tale verifica in tutti gli edifici. Quelli in cui tale intervento non risulta ancora realizzato sono il 63,8% a livello nazionale.
Cesena è inoltre tra le città che hanno svolto le indagini diagnostiche in tutti gli edifici scolastici programmando e realizzando interventi di messa in sicurezza. Sempre secondo l’analisi elaborata da Legambiente, i Comuni che dichiarano di realizzare progettazioni partecipate sulla mobilità con le scuole sono il 47,3%, tuttavia anche in questo caso con notevoli differenze: al Centro ben il 63,6% delle amministrazioni le prevede; al Nord il 56,7%, nelle Isole il 16,7%, al Sud il 12,5%. Brindisi, Fermo e Imperia le città con tutte le scuole servite da scuolabus; Cesena quella con la maggior presenza di scuole servite da pedibus: sono 22 le linee attivate, supportate anche da trasporti comunali scolastici significativi (44 scuole servite da linee scolastiche e 25 da scuolabus); il metodo della progettazione partecipata ha caratterizzato la prima fase di avvio del progetto “Cambiamomarcia” e ha portato alla installazione della segnaletica orizzontale e verticale definitiva per le linee piedibus, oltre a spazi pubblici, interventi e infrastrutture migliorative della qualità e della sicurezza intorno ai plessi scolastici.