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“Le origini del fascismo in Emilia-Romagna”

Il foyer del teatro “A. Bonci” ospita la presentazione del volume e del portale didattico che raccontano gli anni bui del fascismo- Venerdì 16 dicembre – ore 17,30

Negli ultimi giorni di ottobre del 1922, con la “Marcia su Roma”, il fascismo assumeva il potere in Italia. A un secolo di distanza, per ricordare i fatti che diedero inizio alla dittatura di Mussolini, la Regione Emilia-Romagna, attraverso la Legge 3/2016 “Memoria del Novecento”, ha promosso la realizzazione di un portale didattico e del libro “Le origini del fascismo in Emilia-Romagna” per raccontare le azioni di violenza politica di quel periodo storico che saranno presentati pubblicamente venerdì 16 dicembre, alle ore 17,30, nel foyer del teatro “A. Bonci”. 

Introdotta dai saluti del Sindaco Enzo Lattuca, la presentazione sarà condotta dal curatore del libro “Le origini del fascismo in Emilia-Romagna” Andrea Baravelli, professore presso l’Università di Ferrara, insieme al Direttore dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Domenico Guzz
o. Nel corso dell’incontro i due esperti si confronteranno sul progetto e sull’importanza decisiva che ha avuto l’Emilia-Romagna durante quel periodo storico come laboratorio pratico delle strategie che sarebbero poi state adottate in tutto il Paese. 

Il portale web nasce dalla ricerca condotta dagli 11 Istituti Storici coinvolti nella riflessione critica sulle ragioni, sui tempi e sulle forme dell’affermazione squadrista tra Parma e Rimini.
L’analisi comparativa dei diversi ambiti provinciali indagati permette di documentare, anche attraverso le immagini fotografiche, gli atti di violenza compiuti nei vari contesti locali, i risultati elettorali, le fonti archivistiche e in particolare quelle di parte fascista, le biografie dei protagonisti di quell’epoca e le bibliografie utili a proseguire l’indagine.
Il libro invece analizza il ruolo giocato dalle città e dai territori dell’Emilia-Romagna durante la crisi che sfociò nella presa del potere da parte del fascismo, e risponde ad alcune domande di fondo. La sfida dell’operazione storiografica presentata è dunque quella di rinnovare lo stato degli studi regionali sullo squadrismo, riorganizzando l’ampia mole di documenti esistenti sulla base di una serie di essenziali domande. Quale ruolo ebbero i momenti elettorali, in particolare il delicato passaggio amministrativo dell’autunno 1920? Come si esercitò, nelle forme e nell’intensità, la fondamentale leva della violenza? Si possono individuare strategie comuni all’interno del variegato fascismo regionale? Si tratta di alcuni interrogativi, tra i tanti che si potrebbero avanzare, a cui i ricercatori impegnati nel progetto hanno cercato di rispondere accendendo così una nuova luce su un fenomeno che ha segnato la storia del nostro Paese.

Al termine della presentazione, patrocinata dal Comune di Cesena, si terrà un brindisi per celebrare le imminenti festività. L’incontro è valido per l’aggiornamento degli insegnanti. Per tutte le informazioni è possibile contattare istorecofo@gmail.com oppure il numero 0543 28999. 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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