Questo pomeriggio i lavori del Consiglio comunale di Cesena sono stati introdotti dall’intervento della Presidente Nicoletta Dall’Ara che ha ricordato l’importanza di celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, un’occasione importante che mette al centro i più piccoli. Con l’adozione, da parte dell’Assemblea generale dell’ONU, della Convenzione sui Diritti del fanciullo nel 1989, i bambini sono diventati soggetti a cui vengono riconosciuti universalmente dei diritti giuridici, come ad esempio: il diritto al nome, alla salute, a una corretta alimentazione, all’istruzione, alla sopravvivenza, di vedere rispettate riservatezza e libertà di espressione.
A questo proposito, in vista della Giornata del 20 novembre, il Comune di Cesena ha promosso eventi destinati al mondo dell’educazione e della famiglia.
Si riporta l’intervento integrale:
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata siglata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York , l’Italia ha ratificato il documento nel maggio 1991 con la legge 176.
La Convenzione tutela: il diritto alla vita (art. 6), il diritto alla salute e alla possibilità di beneficiare del servizio sanitario (art. 24), il diritto di esprimere la propria opinione (art. 12) e a essere informati (art. 13). Inoltre i bambini hanno diritto al nome, con la registrazione all’anagrafe subito dopo la nascita, alla nazionalità (art.7), hanno il diritto di avere un’istruzione (art. 28 e 29), di giocare (art. 31) e di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso (art. 34).
A tutt’oggi 193 Stati ne fanno parte. Il numero degli Stati che, si sono vincolati giuridicamente al rispetto dei principi in essa affermati è molto alto e nonostante l’impegno speso, tuttavia, ancora oggi assistiamo troppo spesso alla loro negazione. Bambini che perdono la loro infanzia e la loro libertà perché “arruolati” nelle zone di guerra. Bambini profughi, costretti a fuggire per guadagnare una speranza di vita. Bambini impiegati nel lavoro minorile o reclutati dalla criminalità perché nati in contesti di privazione economica ed educativa. Bambine usate come merce di scambio, costrette a matrimoni spesso non voluti e precoci, costrette a vivere ogni giorno in un incubo: bambine alle quali vengono distrutti i sogni e l’attesa di una vita libera.
Per più della metà dei bambini al mondo, la possibilità di vivere l’infanzia che meritano e alla quale semplicemente hanno diritto continua ad essere solo un lontano miraggio. Malala nel suo discorso all’Onu nel 2013 ha ricordato che milioni di bambini sono fuori dalle loro scuole. Cerchiamo quindi di condurre una gloriosa lotta contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo, dobbiamo imbracciare i libri e le penne che sono le armi più potenti.
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione. L’istruzione è la prima cosa, concludeva Malala il suo intervento. E su questo tema anche Nelson Mandela ha sempre definito “l’istruzione e la formazione come le armi più potenti per cambiare il mondo”. Ed è così , l’istruzione è uno dei valori più importanti nell’esistenza di una persona, un bene prezioso che ci permette di aprire la mente, conoscere il mondo, le culture e le religioni che ci circondano e ci danno gli strumenti necessari e indispensabile alla costruzione del nostro futuro.
Ecco perché la politica a qualsiasi livello, internazionale, nazionale e anche locale si deve impegnare e deve garantire e favorire l’accesso libero all’istruzione a tutti i bimbi del mondo. È una settimana densa di iniziative a livello internazionale ma anche locale, iniziative che hanno come obiettivo mettere al centro i diritti dei più piccoli. Nella nostra comunità proprio in questi giorni abbiamo dato l’ultimo saluto a Yahya un bimbo che purtroppo non vedrà i suoi sogni realizzarsi per un terribile incidente. A lui che non c’è più e a tutti i bimbi del mondo che soffrono e che muoiono dedichiamo un minuto di silenzio. A questo proposito invito i colleghi presenti nel loro ruolo politico ad essere sempre attenti e attivi sui temi legati all’infanzia: dobbiamo saper costruire un futuro luminoso che sia in grado di garantire a tutti i bimbi il diritto di vivere l’infanzia che meritano.