Sarà presente anche Cesena agli Stati Generali delle Biblioteche del 25 e del 26 ottobre, nell’ambito del Forum Cultura 2022 che si terrà al Castello Sforzesco di Milano.
L’Amministrazione comunale ha accolto l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dell’Associazione Italiana Biblioteche e di ANCI tesa a promuovere una riflessione sul ruolo delle biblioteche nelle politiche pubbliche di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile delle città.
Da sempre, nella storia della città, la Biblioteca Malatestiana ricopre un ruolo di assoluta centralità, nella vita culturale cittadina e sul fronte sociale. Dalla casa dei libri voluta dal signore di Cesena Novello Malatesta, Memoire du Monde dell’Unesco, si è sviluppata in seguito la Rete bibliotecaria cittadina, inserita nel 2021 nell’ambito di Con.Te.Sto e in continuo fermento grazie a iniziative di promozione della lettura che coinvolgono i Quartieri e tutte le fasce d’età. “La biblioteca pubblica – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – è una componente essenziale della società della conoscenza, perché rende effettivo il diritto di tutti i membri della comunità locale di fruire di un servizio pubblico di informazione e documentazione qualificato ed efficiente, condizione essenziale per il libero accesso al pensiero, alla cultura e all’informazione, per l’esercizio pieno e consapevole dei diritti individuali e per la libertà, la prosperità e il progresso della società. Nel corso degli anni la Malatestiana è stata posta al centro di un percorso di promozione della cultura, della lettura e della crescita individuale e collettiva, che tiene conto dell’evoluzione della società. Il recente ampliamento, la proposta di nuovi servizi culturali e lo scaffale aperto con oltre 100 mila libri a vista, sono solo alcuni degli esempi a conferma del percorso avviato”.
Dopo aver ricevuto la qualifica di “Città che legge” 2020-2021 dal Centro per il libro e la lettura, il Comune di Cesena ha approvato il “Patto di Cesena per la lettura: leggere per vivere”, avviando un processo partecipativo attraverso cui ha chiesto la collaborazione di tutti quei soggetti che considerano la lettura e l’accesso alla conoscenza un diritto fondamentale, bene comune, elemento imprescindibile per il pieno sviluppo della personalità umana nonché risorsa strategica della comunità al fine di definire azioni e politiche attive per la diffusione, il consolidamento e l’accrescimento della lettura tra i propri cittadini. Il Patto si propone infatti di formare un’alleanza permanente fra tutti i soggetti pubblici e privati, istituzioni culturali, università, imprese, professionisti, realtà associative, comunità formali ed informali, singoli cittadini che riconoscono nella lettura una risorsa strategica, finalizzata a promuovere il benessere individuale e sociale diffuso e che si riconoscono nei principi contenuti nel patto e nell’idea che leggere sia un valore su cui investire per la crescita degli individui e della comunità.
Le esigenze in continua evoluzione espresse dalla società richiedono di spostare sempre più il focus dell’attività della biblioteca verso la soddisfazione dei molteplici bisogni delle persone, facendo dello spazio bibliotecario una piattaforma di possibilità da sviluppare nel segno della molteplicità e dell’innovazione continua, fattori che rappresentano la chiave del successo di molte biblioteche nel mondo e sintetizzano la capacità vitale che il servizio bibliotecario deve esprimere per rimanere sintonizzato sui bisogni emergenti. “Durante gli Stati Generali – prosegue l’Assessore – sarà sottoscritta la Carta di Milano per le biblioteche, un documento di policy concepito dagli assessori alla cultura delle principali città italiane e offerto alla condivisione di tutti gli amministratori locali per rilanciare il ruolo delle biblioteche e potenziarne i servizi: è proprio in questa direzione che procediamo. Siamo orgogliosi che la nostra Malatestiana, con i suoi quasi 7 mila metri quadrati, rappresenti oggi a livello nazionale un assoluto punto di riferimento”.