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Piazza Bufalini, uno dei cinque lecci è stato abbattuto perché pericoloso, sarà presto sostituito

Gli alberi sono stati oggetto negli scorsi giorni di prove di trazione e stabilità

Negli scorsi giorni i cinque lecci di piazza Bufalini sono stati oggetto di verifiche riguardanti il loro effettivo stato di salute e la relativa stabilità. Su ciascuno dei cinque esemplari posizionati davanti alla Biblioteca Malatestiana gli agronomi specializzati incaricati dal Comune hanno eseguito prove di trazione controllata, che di base costituisce l’unico metodo strumentale in grado di fornire dati sull’ancoraggio radicale delle piante.

Nello specifico, la metodologia utilizzata per la prova di trazione controllata (pulling test) ha come obiettivo la determinazione della forza critica che può causare il ribaltamento della zolla radicale. L’individuazione di tale forza avviene sottoponendo l’albero a una trazione artificiale controllata che simula la spinta esercitata dal vento sulla chioma dell’esemplare arboreo in esame. Questa sollecitazione esterna viene indotta sull’albero attraverso un paranco manuale a sua volta ancorato ad un punto fisso. Per queste ragioni su ciascuno dei lecci sono stati posizionati sensori di inclinazione per misurare la risposta della pianta alle sollecitazioni indotte.

Rispetto all’analisi e all’elaborazione dei risultati derivanti dai sensori, in relazione alla forza applicata e alle dimensioni della pianta, sono emerse due situazioni diverse: 4 dei 5 alberi esaminati hanno mostrato un comportamento della zolla ampiamente entro la norma (sia nella simulazione più verosimile che in quella peggiorativa), uno invece – il leccio posizionato sul lato della piazza che si affaccia su via Montalti – ha mostrato un fattore di sicurezza sotto la soglia limite. Risultando propensa ad un cedimento in qualsiasi momento e dunque in considerazione delle esigenze di tutela dell’incolumità pubblica, nella mattinata odierna è stato necessario procedere con l’abbattimento dell’esemplare. Le operazioni sono state autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Forlì-Cesena e Rimini che ha prescritto, al termine delle indagini archeologiche attualmente in atto, la piantumazione di un nuovo esemplare della stessa specie, in sostituzione di quello abbattuto.

Lo studio di stabilità che interessato i cinque alberi di piazza Bufalini precede le opere di pavimentazione della piazza stessa.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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