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Museo dell'Ecologia, fino al 31 dicembre 2023 sarà gestito dall'Associazione "Orango"

assessora lucchi, rossi, boscherini, fabbri

Tra cambiamenti climatici e lotta alla plastica. 
Il Museo dell’Ecologia di Cesena continuerà ad essere gestito dall’Associazione Orango ospitando e sviluppando attività di comunicazione, educazione e formazione sui principali temi dello sviluppo sostenibile e promuovendo la partecipazione dei cittadini giovani e adulti a progetti integrati e azioni concrete di cambiamento su lungo periodo.

È quanto stabilito dall’Amministrazione comunale in relazione al periodo che va da luglio 2022 al 31 dicembre 2023. 
Nell’arco temporale oggetto del nuovo contratto di gestione del Museo di Piazza Pietro Zangheri l’Associazione continuerà a proporre e promuovere nelle 15 ore settimanali di apertura attività di approfondimento scientifico in stretta sinergia con il mondo scolastico cittadino e con l’Università, attraverso percorsi di tesi di laurea (tre i laureandi seguiti nel corso dell’anno accademico 2021-2022). 

Il servizio, ha precisato l’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi, è stato confermato al fine di assicurare la fruibilità al pubblico degli spazi interessati e la continuità e lo sviluppo delle azioni e progetti intrapresi ed avviati dal dicembre del 2018. 

Il Museo nel corso dell’anno scolastico accoglie studenti e insegnanti
 interessati allo studio delle scienze e alla conoscenza del territorio cittadino e di Vallata. 

Da aprile a giugno sono stati oltre 860 gli studenti, tra scuole d’infanzia e superiori, ad aver varcato la soglia del polo scientifico, dal 2012 anche sede del Centro di Educazione alla Sostenibilità (CEAS) per un totale di 42 classi (11 dell’infanzia, 12 delle elementari, 14 delle medie e 5 delle superiori).
Partecipando a seminari e laboratori gli studenti – anche grazie alle lezioni di Roberto Fabbri – hanno potuto studiare l’interessante raccolta delle principali specie di fauna provenienti in gran parte dalla Valle del Savio e oggi esposta al primo piano del Museo.
Gli animali infatti si possono ammirare all’interno di diorami che ricostruiscono scene di vita naturale e accompagnano il visitatore in un suggestivo viaggio lungo il principale fiume di Cesena, il Savio.

Oltre alle collezioni scientifiche, il museo presenta anche una sala conferenze (capienza 60-70 persone) dove ogni anno vengono organizzati laboratori gratuiti con le scuole e iniziative culturali per tutta la cittadinanza.

Le quattrocentesche Loggetta Veneziana e Torre del Nuti completano le stanze interne valorizzando il polo culturale/scientifico anche dal punto di vista storico, oltre a regalare al visitatore una delle viste più spettacolari di Cesena affacciandosi entrambe su Piazza del Popolo. 

L’Associazione Orango, rappresentata dal Presidente Lorenzo Rossi e dal divulgatore scientifico Andrea Boscherini, in questi mesi estivi sta lavorando all’allestimento del terzo piano della torre del Nuti, interamente dedicato ai rapaci. Nel dicembre del 2019, dopo aver portato a compimento gli allestimenti della Sala grande e della Loggetta Veneziana che si affaccia su Piazza del Popolo, i gestori – anche grazie a un contributo economico del Comune di Cesena – hanno presentato una primissima esposizione dei piani primo e secondo della Torre.
Una vera novità per la città malatestiana: per la prima volta, infatti, i cittadini cesenati hanno potuto visitare il piano inferiore della Torre dei Nuti, rimasto a lungo inutilizzato.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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