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Le Terre della Pittura tra Marche e Romagna

Dal 25 giugno presso la Galleria Comunale d'arte

Il secondo appuntamento delle raccolte riservati di grandi antiquari
La collezione Altomani - Ciaroni

Cesena Galleria Comunale d'Arte
25 giugno - 28 agosto 2011

Inaugurazione Sabato 25 giugno 2011 ore 17

Comune di Cesena - Assessorato ai servizi e alle istituzioni culturali
Mostra a cura di: Massimo Pulini
Galleria Comunale d'Arte
Corso Mazzini, 1

orari di apertura
9,30 - 12,30 16,30 - 19,30
(chiusa il lunedì)
info tel. 0547.355727 - 0547.356327
paganelli_g@comune.cesena.fc.it


Questo secondo appuntamento delle Raccolte riservate di grandi antiquari trova la felice unione di due distinti obiettivi. L'originale intenzione di creare una collana, di mostre e di cataloghi, dedicata a quelli che possono considerarsi dei veri e propri musei nascosti, si affianca all'occasione di poter esporre una scelta antologia di dipinti antichi, rara e preziosa testimonianza della vicende artistiche del nostro stesso territorio. Nel variegato e spesso contraddittorio mondo che passa sotto la denominazione di antiquariato italiano operano anche esperti di levatura internazionale, che si incaricano di rintracciare, restaurare, studiare e possibilmente riportare nei luoghi di origine, quelle opere d'arte che il tempo ha disperso e confinato nell'oblio.

Tutto questo nasce necessariamente da un sentimento che, dall'incanto della bellezza, si traduce talvolta in un'etica della memoria. Memorie dei luoghi e delle persone sono gli stessi oggetti d'arte, nati dalla mente e dalle mani di un pittore, uno scultore o un artigiano, con l'esplicito intento di renderli significanti, di destinarli al racconto di storie che sono insieme individuali e collettive, singolari e plurali.

Così poter pubblicamente fruire della collezione personale che da vari decenni gli Altomani-Ciaroni hanno messo insieme, equivale a ritrovare una raffinata rassegna di nostri ricordi, perché gli interessi dei due cultori antiquari si sono sempre più indirizzati agli artisti che, dal Trecento al Settecento, hanno arricchito questo lembo di penisola. Per molti secoli la Marca settentrionale e la Romagna hanno espresso culture tra loro armoniche e dialettiche. Hanno risentito dei medesimi influssi, fossero veneziani, bolognesi o romani, ma insieme hanno anche permesso la fioritura di personalità artistiche che sono riuscite a estendere le loro idee ben oltre i limiti regionali.
La mostra è corredata da un catalogo, edito da Artexplora, che contiene un saggio dedicato al tema della dispersione e del recupero delle opere d'arte e all'importante ruolo svolto da alcuni antiquari illuminati. Tutte le opere riprodotte, anche quelle solamente transitate dalla galleria pesarese,
hanno un preciso riferimento alla storia dell'arte delle nostre terre e ognuno dei dipinti esposti è corredato da una scheda che ne ricostruisce le vicende, offrendone al contempo un'interpretazione critica.
Le pitture in mostra vanno dalla Madonna col Bambino del Maestro di Castrocaro a quella di Giovan Francesco da Rimini. Da una Vergine appena ritrovata del Cagnacci ad una del Sassoferrato. Da un importante modelletto della Pala Bargellini di Ludovico Carracci a due dipinti raffiguranti la Resurrezione recentemente scoperti, uno dell'Albani e l'altro del Pomarancio. Inedite sono anche due Virtù dipinte da Elisabetta Sirani per il Malvasia e due tele incompiute di Simone Cantarini. Solo per ricordare alcune delle gemme della raccolta.

La mostra e il catalogo sono ideati e curati da Massimo Pulini e si avvalgono di testi e contributi di Annamaria Ambrosini, Ivana Balducci, Alessandro Brogi, Alberto Crispo, Davide Gasparotto, Claudio Giardini, Alessandro Giovanardi, Alessandro Marchi, Gabriello Milantoni, Filippo Panzavolta, Giulia Semenza, Anna Tambini e Raffaella Zama.