testata per la stampa della pagina

Una velostazione per Cesena, approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale e Rete Ferroviaria italiana

Sarà un parco delle bici ma anche un punto di riferimento per la ciclabilità urbana

Un parco per le bici. È questa l’immagine della futura velostazione di Cesena che, con le sue oltre 100 postazioni iniziali, bene si inserisce nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e dunque all'interno dell’ambizioso progetto della bicipolitana che coinvolge l’intero territorio comunale per un’estensione di 135 chilometri.
Lo scopo è di contribuire alla costruzione di una Cesena città bike friendly in cui tutti possano spostarsi, per necessità o per piacere, in sella alla propria bici, potendo contare su un parcheggio custodito per il proprio mezzo di trasporto, sul supporto di piccole officine per la cura dei dispositivi e su altri confort tesi ad agevolare la vita del ciclista urbano. 

A questo proposito, l’Amministrazione comunale ha approvato uno schema di Protocollo d’Intesa con RFI – Rete Ferroviaria Italiana per la rifunzionalizzazione di una parte dell’ex magazzino merci da adibire a velostazione. 

“Cesena – commenta l’Assessora alla Mobilità Sostenibile Francesca Lucchi – è una città che viaggia in bici. Grazie all’estesa rete ciclabile comunale e alla particolare attenzione dei cesenati agli spostamenti sulle due ruote, la nostra città negli anni ha rafforzato la propria vocazione. Nel riservare particolare attenzione alla mobilità sostenibile e alla totale integrazione tra i mezzi di trasporto pubblico e quelli a impatto zero, abbiamo dunque deciso di investire, e supportare, due progetti che certamente cambieranno il volto della nostra città: la bicipolitana cittadina e una velostazione. 
Il Protocollo in via di sottoscrizione infatti è volto ad attuare il programma complessivo degli interventi di riqualificazione funzionale dell’ex magazzino merci della stazione di Cesena, di proprietà di RFI, e del suo ambito di inserimento, per garantirne il pieno sviluppo come nodo trasportistico nell’ambito del sistema di mobilità del territorio e come polo di attrazione dei servizi, connessi e non al viaggio”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito