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Ex Macello, la proprietà superficiaria potrebbe tornare al Comune di Cesena

Il complesso immobiliare dell’ex Macello di Via Mulini, che attualmente ospita un centro polifunzionale per gli studenti e altri servizi destinati principalmente alla popolazione universitaria, potrebbe tornare nella piena disponibilità del Comune di Cesena che fino ad oggi, pur avendone conservato la proprietà, non godeva del diritto di proprietà superficiaria. 

La struttura di via Mulini, risalente al 1890 e che in città rappresenta uno degli ultimi simboli dell’architettura industriale, nei primi anni 2000 è stata oggetto di un importante intervento di recupero e relativa riqualificazione che ha consentito alle diverse palazzine che costituiscono il complesso architettonico di poter diventare un vero e proprio luogo destinato all’aggregazione giovanile.Per fare in modo che il fabbricato, annesso al centro storico e collocato in una posizione strategica anche in relazione alle diverse sedi universitarie cittadine, potesse tornare a vivere, l’Amministrazione comunale di Cesena nel 2005, tramite bando, ha dato in concessione gli spazi a un privato che si è fatto carico dei lavori di restauro e ristrutturazione investendo 2.718.926,32 euro. In ragione però di alcuni elementi d’inadempienza contrattuale l’Amministrazione ha ritenuto di avviare un procedimento  volto alla risoluzione del contratto stesso e i cui esiti dovranno essere puntualmente valutati, prima di essere sottoposti all’esame del Consiglio Comunale.   

“Il complesso dell’ex Macello – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – rappresenta un presidio importante per la vita degli studenti della nostra città e in modo particolare per gli universitari che usufruiscono di tutti i servizi qui presenti. Il fabbricato, collocato in una zona strategica e che tra le altre cose ospita anche la Sala studio multimediale Alfa Albatros, che fa parte del campus cesenate, un bar, una sala convegni e sul retro alcune residenze per gli studenti, è frutto di una visione lungimirante degli Amministratori dei primi anni 2000 che videro in quest’area in disuso un saldo punto di partenza per una città universitaria e a misura di studente. Proprio confermando il valore e l’importanza dell’ex Macello, a seguito delle vicende che si sono verificate, abbiamo deciso di attivare questa procedura di risoluzione con l’intento di dare continuità a tutti i servizi attualmente attivi”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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