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Raccolta digitale dell’imposta di soggiorno, siglato l’accordo tra Anci e Airbnb

Anche il Comune di Cesena aderisce alla nuova modalità di pagamento

Dal primo marzo 1.100 Enti locali (tra Comuni, Unioni di Comuni e Province Autonome) possono delegare la piattaforma Airbnb per riscuotere la tassa di soggiorno, richiesta agli ospiti che raggiungono il territorio di appartenenza e risiedono presso alcune strutture ricettive. Anche il Comune di Cesena ha aderito al nuovo servizio di raccolta digitale dell’imposta di soggiorno per le locazioni brevi proposto da Airbnb in collaborazione con Anci. 

“L’adesione a questo strumento – commenta l’Assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini – ci consentirà di semplificare la raccolta e il riversamento dell’imposta snellendo l’iter burocratico. A partire dal 2018 le strutture ricettive presenti a Cesena utilizzano un gestionale messo a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione, attraverso cui dichiarano i pernottamenti imponibili ed eseguono il riversamento dell’imposta. Da questo canale tuttavia restano fuori gli operatori del settore, come Airbnb, che agiscono da intermediari per il pagamento tra l’host - ossia i proprietari di case e strutture ricettive - e il turista.
La Convenzione siglata da Airbnb e Anci, a cui ci siamo accreditati, consente ai Comuni di rapportarsi direttamente con questi intermediari che periodicamente accrediteranno agli Enti la somma a loro spettante. Come sottolineato dal Presidente Anci, Antonio Decaro, la crisi sanitaria impone un’accurata riflessione relativa al comparto del turismo, che necessita di misure efficaci per la ripartenza. Per questa ragione riteniamo che l’iniziativa di Airbnb risponda a questa necessità”. 

Pertanto, a partire dal 1° marzo 2022 Airbnb offre a tutti gli host la possibilità di selezionare la riscossione dell’imposta di soggiorno attraverso la piattaforma al momento della prenotazione e con l’utilizzo di strumenti di pagamento digitali. In caso di locazioni brevi, Airbnb si occuperà anche del successivo riversamento dell’imposta raccolta al Comune o all’Ente che si sia correttamente registrato. Tale modalità verrà erogata attraverso il portale tassadisoggiorno-airbnb.it in cui ogni Comune o Ente avrà la possibilità di registrarsi e inserire i dati che consentano il riversamento dell’imposta con cadenza trimestrale.
L’adesione dei Comuni o degli Enti all’iniziativa ed al portale è gratuita. A partire da aprile 2022 e con cadenza trimestrale, Airbnb attiverà anche la condivisione dei dati relativi all’imposta di soggiorno raccolta e riversata, nel rispetto del Regolamento europeo sulla privacy. 

L’imposta di soggiorno verrà raccolta e riversata direttamente ai Comuni e agli Enti solo per gli annunci che siano stati identificati dagli host come locazioni brevi, riconducibili alle categorie inserite in questa lista. Per le altre tipologie di annunci l’imposta verrà raccolta e versata agli host che saranno responsabili del successivo riversamento. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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