Garantire tutti i servizi necessari alla persona.
Parte da questo presupposto l’impegno dell’Amministrazione comunale di Cesena nei confronti dei senza fissa dimora presenti sul territorio dell’Unione dei Comuni Valle del Savio e interessati proprio in queste settimane dalla campagna vaccinale.
Offrire un sostegno psicologico e un aiuto materiale agli uomini e alle donne che vivono la strada è un obiettivo anche della Regione Emilia-Romagna che ha destinato risorse agli enti locali per rafforzare e mettere a sistema le politiche a favore delle persone in gravi difficoltà economiche e senza dimora, a partire dal sostegno alle reti di soggetti pubblici e del terzo settore che svolgono azioni per contrastare queste fragilità.
A favore di Cesena sono stati stanziati 69.707,60 euro (del Fondo Nazionale di Povertà), da destinare ai principali servizi attivi sul territorio comunale: dormitori, accoglienza diurna RoverStella, lavanderia sociale, docce, mensa, distribuzione di materiale di prima necessità (indumenti, coperte, prodotti per l’igiene personale) e accompagnamento.
“In tutto il Cesenate – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona Carmelina Labruzzo – sono presenti 61 senza fissa dimora in carico ai Servizi Sociali. A questi si sommano le 171 persone che usufruiscono dei servizi seguiti dalla Caritas. Molti di loro, grazie al prezioso lavoro svolto da Asp Cesena Valle Savio, diretto dalla Presidente Elena Baredi, e dai nostri Assistenti sociali, hanno avviato un percorso integrato di inclusione e di reinserimento che dal dormitorio li porta, gradualmente, a poter contare su una propria abitazione e su un impiego dignitoso.
Tutto questo si svolge sul modello dell’Housing First (HF), che si basa proprio sull’inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza casa con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico, per favorirne percorsi di benessere e integrazione sociale.
Spesso infatti – prosegue l’Assessora – affrontiamo situazioni particolari e di grande fragilità. Ciascuno di loro ha un vissuto complicato e non sempre riescono a fidarsi del prossimo. Su questo fronte tuttavia preziosissima risulta la presenza della fitta rete solidale che collabora con l’Amministrazione comunale e con la Caritas diocesana.
In questo anno complesso a causa della pandemia abbiamo attivato e sviluppato progetti importanti attraverso i quali siamo stati in grado di fornire risposte concrete ai loro bisogni: la lavanderia sociale ‘Oblò sul mondo’, l’apertura e l’ampliamento del Centro diurno, il potenziamento di Via delle Stelle, dedicato a tutti coloro che una casa non ce l’hanno, e la riattivazione – a partire dal mese di aprile – del servizio docce ogni giovedì pomeriggio.
Essenziale inoltre il contributo degli Avvocati di Strada”.
Lo scorso aprile è stata pubblicata una mappa per potersi orientare in città tra i luoghi dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’integrazione e per trovare risposta ai servizi utili ai senza fissa dimora.
Il documento, disponibile sul sito del Comune di Cesena, consente i cittadini di recarsi nelle nuove periferie, nelle fragilità e nelle opportunità del territorio.
La mappa dunque si presenta come uno strumento interattivo che permette a chiunque di visualizzare e selezionare i luoghi del sociale della città: Unità di strada “Via delle Stelle”, Centro stranieri, Caritas diocesana, Accoglienza nottura, Centro Servizi “Sanzio Togni”, Oltre la strada, Sportello Sociale comunale, Accoglienza diurna, Centro Interculturale “Movimenti”, Accoglienza Sant’Anna, Accoglienza “San Giuseppe”, Accoglienza “Emmanuel”, Centro di Aiuto alla vita, Il Mantello di San Martino, Associazione “Avvocato di strada”, lavanderia sociale “Oblò sul mondo”, Unità di strada Riduzione del danno, Croce Rossa Italiana – Comitato di Cesena.
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