In Emilia-Romagna cresce ancora la raccolta differenziata dei rifiuti. Secondo i dati dell’annuale Rapporto curato della Regione, nel 2020, nonostante i mesi di lockdown e le restrizioni, Cesena ha raggiunto in media quota 72,72%, in linea con l’obiettivo del 73% fissato dal Piano regionale dei rifiuti. Un risultato frutto di precise azioni intraprese dal 2011 ad oggi e garantito dalla buona condotta dei cittadini che dimostrano di rispettare il territorio e la comunità. Non mancano tuttavia i trasgressori.
L’attivazione del primo servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti sul territorio comunale risale al 2011 nel Quartiere Oltresavio (7.868 utenze).
A seguire, nel 2013, nei quartieri Dismano, Valle Savio, Borello, nel 2015 nei territori Al Mare, Cervese Nord, Cervese Sud e Ravennate, nel 2016 in parte del Fiorenzuola, Cesuola, Settecrociari e nelle zone rurali dell’Oltresavio, nel 2017 nel Centro Urbano e nella parte restante del Fiorenzuola, nel 2018 è approdata nel Centro storico (3.300 utenze), nel 2020 nel forese e nel corso di quest’anno nel quartiere Rubicone.
Ad oggi è in fase di conclusione l’attivazione del servizio a porta a porta integrale nelle aree artigianali.
“Quasi l’intero territorio comunale – commenta l’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi – è coperto dal servizio del porta a porta che condurrà all’introduzione della tariffa puntuale. Questo significa che ogni nucleo familiare pagherà effettivamente per quanto consuma.
In questo senso, nel corso degli anni, dal 2011 ad oggi, in linea con la programmazione regionale, ci siamo fissati degli obiettivi. Siamo partiti dal 47,64 per cento di raccolta differenziata per superare il 60 per cento nel 2016 e raggiungere quota 72,72 per cento nel 2020 per 67.800 tonnellate di rifiuti. La sola area del Centro Storico è servita con modalità Ecoself, mentre per le utenze non domestiche è previsto un servizio porta a porta integrale.
Negli anni si sono svolti diversi processi di miglioramento della gestione e del controllo del servizio, tutt’ora in corso, quali la digitalizzazione cartografica degli spazzamenti stradali e dello svuotamento dei cestini. Inoltre, a partire dal prossimo anno Hera avvierà un sistema duale informatico per il controllo e il monitoraggio del servizio e dei passaggi che gli operatori effettueranno sul territorio. Questo nuovo canale, che ci consentirà anche di mappare in modalità cartografica digitale le segnalazioni di cattivo conferimento e di abbandoni sul territorio, ci darà modo di migliorare ulteriormente la gestione del servizio di Porta a Porta, anche in relazione alla prossima attivazione del modello di tariffazione puntuale. A breve infatti si darà avvio a controlli mirati su coloro che conferiscono rifiuti regolarmente ‘fuori’ dai contenitori domestici per l’indifferenziato”. Tale attività verrà svolta sia da Hera, in fase di raccolta, avviando una prima fase comunicativa, con affissione di “bollini” con messaggi specifici all’utenza e che potranno arrivare, in seguito, anche a una raccolta del rifiuto conferito in eccesso. Parallelamente, le GEV avvieranno un’altrettanta attività comunicativa inserendo nelle buchette delle famiglie che conferiscono extracontenitore messaggi specifici, con istruzioni aggiuntive su come meglio differenziare”.
“Proprio sul fronte degli illeciti – prosegue l’Assessora – prosegue il nostro impegno al fine di arginare il fenomeno degli illeciti. In questo senso, sono stati nominati 8 agenti accertatori di Hera e presto entreranno in funzione 6 telecamere fototrappole che saranno dislocate sul territorio, in prevalenza nelle aree principalmente colpite dagli abbandoni”.
Nel corso dei primi 5 mesi del 2021 sono state 1613 le segnalazioni raccolte da Hera e inerenti agli abbandoni, fenomeno in crescita se rapportato allo stesso periodo dello scorso anno (1264).
In ottica di riduzione della produzione di rifiuti, nel corso di questi anni non poche sono state le azioni intraprese nel contesto scolastico distribuendo dapprima borracce agli studenti e installando nuovi erogatori di acqua.A partire dal prossimo anno scolastico infatti saranno attivi 72 erogatori e nuove lavastoviglie per le mense scolastiche. A seguito dell’insorgere della pandemia e al fine di ridurre l’usa e getta, agli studenti delle Primarie sono stati distribuiti i kit posate. Dal 2017 inoltre nei corridoi delle scuole sono stati inseriti cestini per la raccolta differenziata, che verranno sostituiti nel 2021 con cestini differenziati per aula, stimolando pertanto ogni classe a comportamenti più corretti.