Dopo l’approvazione delle tariffe della Tari (la tassa sui rifiuti) per l’anno 2021 avvenuta in Consiglio comunale il 29 giugno scorso, il servizio Tributi del Comune di Cesena ha provveduto a definire il dovuto per ciascun contribuente e a spedire i relativi avvisi che quest’anno presentano alcune novità.
Nella comunicazione indirizzata ai contribuenti, oltre a tutte le indicazioni su come è stato calcolato l’importo, sono forniti anche i modelli F24 per il pagamento delle due rate di acconto, calcolate sulla base delle tariffe dell’anno passato, con scadenza il 31 luglio (in rifermento al periodo gennaio/aprile) e il 30 settembre (periodo maggio/agosto).
La terza rata a saldo e conguaglio, con applicazione delle tariffe 2021, sarà invece bollettata in autunno e scadrà il 16 dicembre (in riferimento al periodo settembre/dicembre). Si ricorda che i termini di pagamento che cadono di sabato o festivi slittano automaticamente al primo giorno feriale successivo.
I contribuenti che non hanno ricevuto in tempo utile l’avviso di pagamento per il versamento possono rivolgersi, previo appuntamento, allo sportello TARI per chiederne copia e assolvere al pagamento del dovuto entro i termini sopra indicati, oppure scaricare le bollette di pagamento attraverso il “Portale per il Cittadino LINK-MATE” accessibile tramite SPID previa registrazione dal sito istituzionale dell’Ente.
A tal proposito, i cittadini che necessitano di un supporto possono rivolgersi allo Sportello Tari collocato dal 1° luglio scorso negli spazi del primo piano del Mercato coperto.
I cittadini possono accedere agli uffici da Via Pescheria, con ascensore e possibilità di parcheggio, e dallo scalone di Palazzo Albornoz.
Il servizio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì (lunedì, martedì e venerdì dalle 9 alle 13, il mercoledì dalle 8 alle 13 e il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30). Sarà possibile essere ricevuti solo previa prenotazione.
Si comunica infine che l’Amministrazione comunale ha approvato l’indirizzo di riconoscere sconti COVID da ricondurre al perdurare dell’emergenza sanitaria alle “utenze non domestiche” che hanno subito una riduzione dell’attività con gravi ripercussioni economiche e una inevitabile contrazione della produzione di rifiuti urbani, tenendo conto del periodo di chiusura forzata e/o restrizioni imposte dalla limitata circolazione delle persone e merci. Verrà anche riconosciuto uno sconto COVID alle “Utenze domestiche residenti” per motivi di natura sociale e sempre legati all’emergenza sanitaria in essere.