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Il Comune di Cesena si prepara ad adottare il suo Piano Energetico

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Approda questa sera in commissione consiliare, in vista del voto in consiglio comunale (previsto per il 28 aprile), il Piano Energetico del Comune di Cesena, cioè il documento che delinea i passi da compiere nei prossimi anni per raggiungere l'obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020, come indicato dal Patto dei Sindaci europeo, a cui Cesena ha aderito a fine 2009. Del resto, la definizione del Piano Energetico è proprio uno dei primi impegni richiesti ai sottoscrittori del Patto.
Il documento che sarà votato nella prossima seduta del Consiglio Comunale è scaturito da un intenso percorso di preparazione partecipata sviluppatosi nel corso del 2010, con numerosi momenti di confronto e l'avvio di tre forum tematici, che hanno visto la partecipazione di un centinaio di persone (tecnici, imprenditori, associazioni di categoria, forze politiche, associazioni ambientaliste e dei consumatori, ma anche semplici cittadini). "Proprio dalle indicazioni emerse in questo contesto - sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche Ambientali Lia Montalti -  ha preso le mosse la stesura del Piano che, tenendo conto dell'analisi della realtà cesenate in termini di consumi attuali e di tecnologie disponibili e applicabili sul nostro territorio, identifica le azioni possibili e al tempo stesso i parametri da sviluppare per gestire la transizione verso un approccio energetico più sostenibile. Il quadro è molto articolato e in continuo movimento: da un lato, sicuramente, c'è l'impegno a sviluppare le fonti rinnovabili e delle energie alternative, ma dall'altro occorre puntare a rendere più efficienti gli impianti e le strumentazioni in uso, senza mai perdere di vista l'evolversi delle nuove tecnologie e della situazione complessiva. Nel programmare gli interventi futuri abbiamo cercato di considerare tutti gli elementi, dotandoci di uno strumento dinamico, che ci metta nelle condizioni di rispondere con prontezza ai nuovi scenari".
L'obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020, per Cesena significa tagliare di 130mila tonnellate le emissioni. Per tradurlo in realtà è stato individuato un ventaglio di azioni che comprende, ad esempio, lo sviluppo del solare fotovoltaico (per raggiungere l'obiettivo bisognerebbe prevedere l'installazione di tetti fotovoltaici di estensione pari a 97 campi di calcio) e del solare termico, ma anche il ricorso alle biomasse, lo sviluppo della cogenerazione e del teleriscaldamento, la riqualificazione energetica degli edifici, l'incentivazione all'uso di elettrodomestici di classe energetica più elevata, e perfino la creazione di nuove aree verdi per un'estensione di 1,6 chilometri quadrati per un maggiore assorbimento dell'anidride carbonica dispersa nell'atmosfera.
"Va detto - specificano il Sindaco Lucchi e l'Assessore Montalti - che su molti di questi filoni non partiamo da zero, e sono già stati avviati progetti significativi. Solo per citarne alcuni, siamo già partiti con la programmazione degli interventi per installare impianti fotovoltaici su buona parte degli edifici comunali, con la previsione di realizzarne circa 45 nell'arco dei prossimi tre anni. Con i fondi del progetto europeo School of the future riqualificheremo da un punto di vista energetico l'edificio della scuola media Plauto, con la previsione di ridurre i consumi 154 a 36 KWh/mq. Con Zerotrade, altro progetto europeo, stiamo lavorando per ridurre la produzione dei rifiuti legati agli scarti prodotti dalla grande distribuzione, mentre anche l'ormai imminente avvio del nuovo sistema di raccolta integrata dei rifiuti nell'Oltresavio va nella direzione di una diminuzione delle emissioni. E naturalmente, in questo contesto, un ruolo di primo piano è affidato alla società Energie per la città, che ha proprio il compito di promuovere il risparmio energetico e lo sviluppo delle energie rinnovabili".

Il Piano Energetico sarà presentato ufficialmente alla città il 6 e il 7 maggio con una serie di iniziative. Nel frattempo, dopo la discussione in consiglio comunale del 28 aprile, si aprirà un periodo di 60 giorni durante il quale sarà possibile presentare osservazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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