Una cerimonia ridotta nel pieno rispetto delle norme in vigore ma ugualmente partecipata dalla comunità cesenate grazie alla grande piazza virtuale dei social. Le celebrazioni solenni del 76esimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’oppressione nazi-fascista sono state avviate questa mattina dal Sindaco Enzo Lattuca con la deposizione della corona al monumento ai Caduti della Resistenza in Viale Carducci. La commemorazione, a cui ha preso parte anche l’Assessora regionale alla scuola, Università, ricerca, agenda digitale Paola Salomoni, è stata riproposta sulle pagine Facebook del Sindaco e del Comune con l’intervento integrale pronunciato dal Primo cittadino.
Sempre nel corso della mattinata, alle 12, è prevista la proiezione del video collettivo “Liberazione, tra passato e presente”, che andrà in onda sulla pagina Facebook del Centro Pace cittadino. Nel pomeriggio, alle 18, sulle pagine Facebook del Comune, di ERT Fondazione e del Teatro “A. Bonci” andrà in onda l’intervista che l’attore di ERT Michele Lisi, in collaborazione con l’Aquilone di Iqbal, ha rivolto a Elide Urbini, autrice del libro Donne contro il fascismo. Staffette, partigiane e antifasciste nella lotta di liberazione a Cesena (Il Ponte Vecchio, 2005).
La giornata si concluderà alle 21 con la lettura scenica di un estratto di Ay, Carmela! di José Sanchis Sinisterra a cura della Compagnia permanente di ERT Fondazione. Il video, interamente girato all’interno del Teatro Bonci, sarà trasmesso in prima visione su ERTonAir, sui canali social del Comune di Cesena, della Fondazione ERT e su EmiliaRomagnaCreativa, con la traduzione in LIS del Centro Diego Fabbri di Forlì.
L’intervento del Sindaco Enzo Lattuca
Celebrare il 25 aprile significa festeggiare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura fascista.
Dopo l’8 settembre del 1943 gli italiani (contadini, operai, intellettuali, studenti, militari, religiosi) costituirono il movimento della Resistenza e combatterono la guerra di Liberazione per riappropriarsi di un onore nazionale, ma anche e soprattutto della libertà e della democrazia.
Grazie alla Resistenza e all’azione e al sacrificio delle truppe Alleate, il 25 aprile di 76 anni fa nasceva, dalle rovine della seconda guerra mondiale, un’Italia nuova, che troverà i suoi compimenti il 2 giugno del 1946, con la scelta della Repubblica, e il primo gennaio 1948 con l’entrata in vigore della nostra Costituzione. A chiamarci a questa celebrazione, oggi come ogni anno, è il dovere di ricordare il sacrificio delle migliaia di italiani caduti per la libertà. Un sacrificio che vide in prima linea anche la nostra città, medaglia d’argento al valor militare per il contributo dato alla riconquista della libertà.
Il 25 aprile nasce l’Italia libera e democratica, che ripudia la guerra e rifugge dalla delirante volontà di dominio e di potenza nazifascista.