Ringraziamo la senatrice Bianconi per l'attenzione con cui segue la gestione del Comune di Cesena e per renderci atto - come per altro ha fatto anche il gruppo Pdl in consiglio comunale - dei buoni risultati ottenuti nell'amministrazione dei conti, testimoniati dal rispetto per il nono anno consecutivo, del Patto di Stabilità.
Ma proprio in virtù di questa attenzione - e della sua indubbia competenza - la senatrice Bianconi dovrebbe ben sapere che il Comune di Cesena non ha scoperto nessun 'tesoretto' nascosto chissà dove, ma che le somme impiegate per la prima variazione di bilancio sono frutto di una conduzione prudente e oculata: così come accade nelle nostre famiglie, i risparmi attuati ci hanno consentito di rispettare il Patto e di reperire risorse da destinare a interventi a cui altrimenti, in molti casi, avremmo dovuto rinunciare o per i quali avremmo dovuto indebitarci.
L'impianto complessivo del bilancio 2011 e i timori che abbiamo espresso durante la sua predisposizione restano immutati, nonostante il nostro non sia un bilancio 'appeso a un filo'.
Lo dimostra il fatto che, unico tra i grandi Comuni dell'Emilia- Romagna e tra i pochi a livello nazionale, siamo riusciti ad approvare il bilancio già alla fine dell'anno, mentre in quasi tutti gli altri enti ciò è potuto avvenire solo nelle scorse settimane, rallentando inevitabilmente l'azione amministrativa ed i servizi per i cittadini.
Ma anche noi non possiamo non guardare con preoccupazione, ad esempio, alla norma che per il 2011 fissa il nostro limite di spesa per investimenti a 14,8 milioni di euro (oltre 7 milioni in meno rispetto al 2010) e ci frustra sapere che con ogni probabilità già a luglio - nonostante la disponibilità di fondi in Tesoreria - dovremo sospendere i pagamenti ai fornitori, nella consapevolezza delle gravi ripercussioni che ciò determinerà per le imprese del nostro territorio, in un momento così difficile per l'economia.
Comprendiamo e condividiamo la necessità di fissare regole certe, rigorose e condivise, per garantire il miglior utilizzo delle risorse, anche se abbiamo visto come altrove queste misure non siano servite per evitare gli sprechi, quando non addirittura il dissesto dell'ente. Le norme "salva Comune" rese operative nei mesi scorsi per Roma, Catania, Palermo, sono lì a testimoniare come in questo Paese ci sia chi usa due pesi e due misure.
La riforma federalista lascia ancora i Comuni nell'incertezza, impedendoci di fare una programmazione avveduta sulla base di conti ben definiti.
Questo è il parere che abbiamo espresso in tutte le sedi perché siamo convinti che questa riforma rappresenta uno snodo fondamentale per il futuro dei Comuni e dei cittadini italiani. Le stesse associazioni d'impresa - sia a livello nazionale, con la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia in primis, sia a livello locale - hanno più volte espresso dubbi e preoccupazioni al riguardo, specialmente per quanto riguarda il probabile aumento della pressione fiscale. Ed è proprio nell'ottica di un dialogo con il nostro mondo imprenditoriale, in apprensione per le prospettive future delineate dalla riforma, che si inserisce la lettera del Sindaco a cui la senatrice fa riferimento. Sarebbe stato meglio far finta di niente, quando Comuni ed Associazioni d'impresa condividono la stessa inquietudine sull'impatto del federalismo e sulla mancanza di chiarezza sui conti (a oggi l'unico dato veramente certo è il taglio lineare per i Comuni di 1,5 miliardi nel 2011 e di 2,5 miliardi nel 2012)?
Non lo crediamo, e continueremo a esprimere le nostre ragioni con convinzione. Anzi, chiediamo alla senatrice Bianconi di aiutarci a farle sentire al Governo consapevoli, come lei, che i cittadini di Cesena anche per il futuro meriteranno servizi all'altezza della nostra storia e della nostra coesione sociale.
Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi
Il Vicesindaco Carlo Battistini
Ufficio stampa
Federica Bianchi