testata per la stampa della pagina

Lavoro

Curriculum Vitae (CV)

E’ il  documento indispensabile per la ricerca del lavoro, attraverso il quale presentare le esperienze più salienti del proprio percorso professionale.
Permette di sintetizzare efficacemente le proprie peculiarità e consente al datore di lavoro di avere informazioni immediate, chiare e sintetiche sul candidato.

La prima parte è rappresentata dalle informazioni personali come cognome, nome, data di nascita, domicilio, contatti (email e telefono, ma anche pagina Facebook/Instagram, indirizzi skype o altro) che permettano la rintracciabilità diretta a cui  si possono aggiungere altri dati personali come luogo di nascita, codice fiscale, patente…
La scelta è del tutto personalizzabile.

Seguono le esperienze professionali, generalmente in ordine cronologico dalla più recente alla più remota: è necessario inserire il periodo di svolgimento (es. da luglio 2019 a luglio 2020, oppure 2019-2020…), la mansione ricoperta (si può inserire anche una brevissima descrizione) e luogo/datore di lavoro che ha stipulato il contratto.
In questo modo, chi legge avrà una “lista” espositiva che assume valore di conoscenza del lavoratore, consentendo una prima valutazione delle probabili conoscenze e competenze già acquisite.

Se non si ha esperienza lavorativa è bene inserire le attività svolte di qualsiasi tipo, ma pur sempre formative come un tirocinio, un’ alternanza scuola lavoro, il volontariato, il lavoro di supporto a qualcuno o di coordinamento di gruppi (scout, parrocchia, allenamento gruppo sportivo, quartiere…)
E’ possibile che ciò che non rileviamo come esperienza, perché non remunerata, possa invece rappresentare un punto di partenza per elaborare questa sezione.               

Altra importante sezione riguarda il livello d’istruzione: si indica l’anno del conseguimento del titolo, il titolo conseguito e presso quale istituto.
In alternativa, qualora non si voglia essere troppo specifici, è sufficiente scrivere “licenza media”, “licenza media superiore” e così via.
Se si è svolta un’attività particolare e rilevante come una tesi di laurea di un certo livello, allora è possibile anche sottolinearne l’importanza, citandone il titolo e l’oggetto di studio.

Si possono aggiungere altri elementi: uno è certamente la competenza linguistica.
Si elencano le lingue parlate/conosciute, distinguendone anche i modi di conoscenza pratica (parlata, comprensione orale/ scritta) e i livelli qualitativi (scolastico, discreto, buono, fluente..).

Le competenze informatiche sono molto rilevanti e in genere si elencano i programmi e le applicazioni con cui si ha dimestichezza o che costituiscono lo specifico know how di un certo profilo professionale.
Attestati e corsi di formazione svolti completano le informazioni importanti per la presentazione.

Infine si può aggiungere una parte descrittiva con elementi di valorizzazione personale che possono far la differenza tra diversi candidati: le competenze comunicative, le nostre abilità organizzative, gestionali…quelle che in termine tecnico si chiamano competenze trasversali.
Ad esempio: una persona che riesce a risolvere problemi facilmente, non si fa prendere dal panico ed è molto pratica; una caratteristica personale che si rivela sia nel lavoro che nella sfera privata, spontaneamente, potrebbe essere valorizzata e messa in risalto nel CV tra le competenze trasversali, perché attraversa tutta la mia sfera individuale, professionale e privata.
Ognuno possiede “competenze trasversali” che spesso non riconosce come valore o vantaggio associato alla propria persona.
Occorre riconoscerle e presentarle nel CV in modo personale, considerato che anche la personalizzazione del CV offre già un’idea del candidato.   

Il CV può sembrare standardizzato, ma è totalmente personalizzabile, per questo si consiglia di utilizzare un formato che piaccia, che rappresenti il candidato e ne metta in rilievo le qualità.
Anche le “categorie” da inserire sono variabili, la regola è inserire ciò che valorizza la candidatura in relazione alla figura professionale per cui ci si presenta.

Occorre evitare che il CV sia troppo lungo: un documento snello e facile da leggere è preferibile, considerato che molte informazioni non rilevanti ai fini della candidatura possono confondere ed essere controproducenti.

Assolutamente necessaria è la dicitura sul trattamento dei dati personali in calce al CV: insieme a nome, cognome, data di nascita, indirizzo e numero di telefono, la legge italiana sulla privacy prevede che si autorizzi il datore di lavoro destinatario di quelle informazioni ad utilizzarle, pertanto il documento completo prevede anche la data e la firma del candidato.

Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito