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Trasporto pubblico locale e riapertura delle scuole superiori di secondo grado

La risposta dell’Assessora alla mobilità sostenibile e viabilità Francesca Lucchi all’interpellanza presentata dal Consigliere comunale Pd Lorenzo Plumari

“Il tema del Trasporto Pubblico Locale si presenta come quello più impellente, per garantire la mobilità casa-scuola in piena sicurezza al fine di evitare potenziali occasioni di contagio, ma anche in relazione al servizio alle famiglie e ai ragazzi, in molti casi difficilmente sostituibile da altre forme di mobilità”. Lo ha detto l’Assessora alla Mobilità sostenibile e alla Viabilità Francesca Lucchi rispondendo, in sede di Consiglio comunale, all’Interpellanza presentata dal Consigliere del Partito democratico Lorenzo Plumari, e garantendo un costante monitoraggio della situazione soprattutto in previsione di una ripartenza della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio prossimo. 

“La situazione – ha commentato l’Assessora – verrà costantemente monitorata: la corrispondenza tra il numero dei fruitori del servizio e la capienza effettiva dei mezzi è ad oggi garantita, raddoppiando o triplicando corse. L’effettivo risultato di questo lavoro si vedrà solamente con l’avvio del servizio. Comunicazione capillare verrà diffusa attraverso le scuole sulle corse aggiuntive che prenderanno avvio dal 7 gennaio. In questo senso è evidente come la responsabilità di ognuno, anche in questo caso, faccia la differenza e mi riferisco all’accortezza dei ragazzi di non scegliere tutti lo stesso mezzo, quando più corse sono disponibili (seppur differite di qualche minuto una dall’altra); ancora alla responsabilità di atteggiamenti corretti alle fermate; ed infine anche alla responsabilità collettiva di non utilizzare i mezzi negli orari scolastici per tutti i cittadini che possono scegliere altre fasce orarie o altre corse. 

Lo sforzo collettivo è nel supportare la scuola, che comunque sta riorganizzandosi per definire le rotazioni delle classi per il 75%, e lo sforzo dell’Amministrazione sarà nel portare a termine questo obiettivo. 

“Il DPCM del 3 dicembre 2020 – ha proseguito Lucchi – prevede che dal 7 gennaio la didattica per le scuole secondarie superiori di secondo grado sia garantita in presenza per il 75% della popolazione studentesca.  Le scuole primarie e secondarie di primo grado continuano con la presenza, senza variare la propria attività.
In questo quadro il DPCM istituisce presso le Prefetture una Conferenza provinciale permanente con funzioni di coordinamento tra istituzioni scolastiche, mondo dei trasporti ed Enti Locali, al fine di definire le modalità operative di riapertura delle scuole, in linea con un congruo servizio di trasporto. Prima di giungere alle decisioni del tavolo, in parte già veicolate i giorni scorsi mezzo stampa dal Prefetto, individuo una necessaria premessa di contestualizzazione del lavoro svolto fino a questo momento attraverso un costante confronto di livello Provinciale, avviato nei mesi estivi, con scuole, Agenzia per la mobilità e Start, oltre che Comuni e Provincia)”. 

“Il DPCM del 31 agosto prevedeva infatti una capienza massima dei mezzi dell’80%, che ha portato ad un iniziale potenziamento, che è stato costantemente monitorato ed adeguato a seconda delle esigenze che sono andate via via emergendo e delle mutate regolamentazioni nazionali.
Ad oggi i mezzi stanno viaggiando con una capienza massima del 50% (elementari e medie sono in presenza ed il trasporto si svolge regolarmente), sono stati attivati 31 mezzi aggiuntivi, considerando sin da subito (14 settembre) l’utilizzo anche di bus privati o turistici, per un totale di 220 corse aggiuntive al giorno (+3.429 km al giorno).
Ciò premesso, è evidente come non sia stato banale definire una situazione di compromesso, volta a garantire il ritorno a scuola per il 75% dei ragazzi, con una capienza massima dei mezzi di trasporto fissata al 50%.” 

“Politicamente – ha inoltre evidenziato l’Assessora – si è sostenuta con forza la volontà di supportare scuole e famiglie scongiurando uno scaglionamento degli orari di entrata e uscita o identificando turni diversificati per mattina e pomeriggio.
Tale opzione andrebbe ancora di più a mettere in difficoltà il contesto scolastico e dei ragazzi, penalizzando fortemente quelli non residenti in città e più distanti dagli istituti scolasti. Il supporto dei dirigenti scolastici è stato fondamentale, realizzando una capillare rilevazione, in tempi veramente concisi, identificando quanti studenti fossero interessati al trasporto scolastico e da quale direzione provenissero.
Sono circa 19 mila gli studenti delle Superiori in Provincia e di questi, quasi 12.500 sono quelli che utilizzano regolarmente l’autobus, che significano una necessità giornaliera di posti di circa 9.300 unità, considerando una frequenza scolastica massima del 75%. Al fine di sopperire a tale necessità, ulteriori 16 mezzi privati partiranno il 7 gennaio, evidenziando come ogni disponibilità di mezzi sul territorio sia stata ormai ultimata. Ciononostante si riuscirà a garantire il trasporto per tutti, nei limiti di capienza prefissati e grazie alla copertura economica della Regione, che in merito ai trasporti ha fino ad oggi supportato ogni costo non previsto, causato dall’emergenza. Lo sforzo collettivo – ha concluso – è nel supportare la scuola, che comunque sta riorganizzandosi per definire le rotazioni delle classi per il 75%, e lo sforzo dell’Amministrazione sarà nel portare a termine questo obiettivo”. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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