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Nuovi modi di fare scuola all'aperto

Il racconto di una giornata dei percorsi didattici gratuiti di educazione alla mobilità sostenibile

VIVIAMO IN TEMPI INTERESSANTI
QUINDI… SPERIMENTIAMO NUOVI MODI DI FARE SCUOLA

Ore otto del mattino.
Gli alunni cominciano ad arrivare alla spicciolata accompagnati dai genitori in auto, in bicicletta, a piedi. Sono novantasei e hanno un’età compresa tra sei e dieci anni. Alle otto e trenta le classi sono al completo e, insieme alle docenti, si dirigono verso gli esperti. Oggi si tengono laboratori di partecipazione civica, di apicoltura urbana, di biodiversità e di strategie adattative. Siamo a scuola? Sì. Siamo in classe? No. Oggi le lezioni si tengono in città presso il bellissimo Parco dell’Ippodromo. Fino alle 16.30 si studierà all’aria aperta osservando, dibattendo, riflettendo, sperimentando, dipingendo, lavorando insieme con le mani, correndo e saltando. La giornata nasce dalla sinergia tra Controvento, la Scuola Primaria “S. Mariani” e il Settore Verde Pubblico del Comune di Cesena. Nasce dalla constatazione di vivere in tempi incerti, in una fase di transizione, che rischia di palesarsi come un ostacolo se affrontata con rigidità, ma che può essere colta come un’opportunità se ci si mantiene fluidi. Questa idea di fluidità accomuna tutti i protagonisti di un progetto lungo un anno, sviluppato e finanziato nell'ambito di #CAMBIAMOMARCIA, di cui la giornata al parco rappresenta il momento di lancio.

Facciamo un passo indietro.
L’avvento dell’attuale pandemia e le conseguenti necessarie misure per il suo contenimento hanno reso difficili molte delle azioni quotidiane che consentono la costruzione di conoscenza da parte di bambini e adolescenti. Pur rappresentando comportamenti virtuosi, rischiano di impattare negativamente su contesti fondamentali per lo sviluppo come il gioco, la scuola, le relazioni con i coetanei, il lavoro cooperativo, l’educazione motoria e le attività di cura, di inclusione e di supporto alle fasce più fragili. In questo quadro, diventa allora essenziale prevenire, essere proattivi e innovativi e individuare nuovi “spazi” educativi per garantire il processo di apprendimento, d’inclusione e di empowerment delle nuovegenerazioni e mantenere il senso di fiducia nell’altro e nella comunità, nel rispetto delle misure di contenimento della pandemia.La presente iniziativa si propone di affrontare le suddette sfide, proponendo un modello di educazione diffusa in città, all’aperto, in relazione con la comunità e le sue risorse intellettuali. È un’ibridazione tra educazione istituzionale e educazione non formale e si integra in una progettualità più vasta di Controvento,
che coinvolge il CEAS del Comune di Cesena, il WWF FC e dialoga con la Rete di Educazione alla Sostenibilità della Regione Emilia Romagna. È un percorso motorio che nel tragitto si sviluppa e si trasforma in un progetto di educazione alla cittadinanza.

Ma dove eravamo rimasti?
Al Parco. Dove alla fine della giornata le cinque classi non hanno lasciato neppure un rifiuto, ma molte tracce di sé. Hanno messo a dimora cinque nuovi alberi da frutto e arricchito la biodiversità del parco. Hanno realizzato un grande erbario figurato, che rende conto della capacità di resilienza delle piante in ambito urbano. Si sono avvicinati al fragile mondo dei pronubi che, molto vicini a noi ma spesso lontani dal nostro interesse, sostengono la biodiversità degli ecosistemi. Hanno corso, saltato, rotolato, a occhi aperti e chiusi, e si sono arrampicati sperimentando i modi che gli animali hanno elaborato nel corso dell’evoluzione per predare e mettersi in salvo, per cercare cibo e trovare rifugio. E, soprattutto,hanno trascorso una giornata distanziati, ma costruendo conoscenza insieme.

Nelle immagini:
• bambini che in autonomia esplorano il parco e si soffermano per dipingere le essenze botaniche
• la cargo bike messa a disposizione da “Zerodieci” a supporto della giornata al parco



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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