Nel 2018 i 74.916 contribuenti cesenati hanno dichiarato un reddito complessivo di 1 miliardo e 690.696.421 euro, con un incremento del 4,14% rispetto all’anno precedente. Sale anche, seppure in misura minore, il reddito imponibile (su cui viene calcolata l’imposta): se nel 2017 si era registrato un aumento dell’1,66%, nel 2018 la crescita è stata del 2,09%, con l’imposta IRPEF media per “contribuente imponibile” che passa da 5.051 a 5.135 euro. Sostanzialmente stabile il valore medio dell’addizionale comunale, che dai 119 euro registrati nel 2017 passa a 123. A tal proposito, si precisa che l'addizionale comunale all'Irpef di Cesena resta comunque la più bassa tra i Comuni dell'Unione (si va dal valore minimo registrato a Cesena di 123 euro fino al massimo di 182 euro registrato a Mercato Saraceno). Riguardo alla distribuzione di tali redditi, si ha una diminuzione del numero di contribuenti appartenenti alla fascia più bassa (fino a 15 mila euro), mentre crescono quelli con redditi più elevati. Cresce il reddito medio che, con un aumento del 3,8%, si attesta a 22.892 euro (un dato positivo se confrontato alla media nazionale, 21.666 euro). E sale anche il reddito mediano, l’indicatore che divide in 2 parti la popolazione (metà dei contribuenti dichiara meno, metà dichiara più di quella cifra): nel 2018 si colloca a 19.052 euro (+2.7%). Sono questi alcuni dei elementi che emergono dall’analisi elaborata dell’Ufficio Statistica dell’Unione dei Comuni Valle del Savio sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018.
Il 49,7% dei contribuenti si colloca nella fascia di reddito 10.000-26.000 euro. Il 22,8% dei cittadini dichiara un reddito inferiore a 10 mila euro (% inferiore rispetto al 2017). Ancora: quasi il 37% dei contribuenti dichiara meno di 15 mila euro (% inferiore rispetto al 2017), contro il 44% a livello nazionale. Il 72,4% dei contribuenti ha redditi medio-bassi (inferiori a 26 mila euro) e produce il 44,3% dei redditi di Cesena. Il 5% dei contribuenti ha redditi elevati (oltre 55 mila euro ) e produce il 21% della ricchezza in città. Il 2,6% dei contribuenti più redditizi, pari a 1955 soggetti, produce 256 milioni di euro, oltre la ricchezza prodotta dai 27.238 (il 36,9%) contribuenti a basso reddito.
A Cesena il 54% del reddito deriva da lavoro dipendente e per il 30% da pensioni. Nell’analizzare lo scostamento del reddito da fabbricati occorre ricordare che è sempre più frequente il ricorso alla tassazione sostitutiva (cedolare secca), tassazione opzionale da applicare ai redditi da fabbricati ad uso abitativo dati in locazione che sostituisce l’Irpef e le relative addizionali. Nonostante il calo del numero dei pensionati (-75) continua a crescere la quota del reddito da pensione, un +2,74% rispetto al 2017, pari a 12milioni e 902 mila euro. Aumenta il reddito dal lavoro dipendente, ma va sempre tenuto presente che anche nel 2018 concorrono alla formazione del reddito i premi di produttività, il TFR liquidato mensilmente per chi ha scelto tale opzione ed è divenuto elemento strutturale anche il bonus 80 euro; per quest’ultimo risultano 23.634 i cesenati che ne hanno beneficiato. Nonostante un leggero calo dei contribuenti (-18) il lavoro autonomo risulta più redditizio: l’ammontare del reddito aumenta dello 2,62% rispetto al 2017, per un importo di 1 milione 722 mila euro.