Il progetto europeo KAIRÓS, finanziato dal programma Urbact III, è stato ammesso alla Fase 2 e con il placet della Giunta Comunale si avvia verso la fase attuativa. Per 24 mesi il Comune di Cesena, insieme ad altre 6 città europee, lavorerà per scambiare buone pratiche innovative di rigenerazione urbana in aree ad elevato potenziale attrattivo che presentano fenomeni di degrado urbano. Al centro il patrimonio, inteso non solo come l’insieme degli spazi fisici, degli edifici e delle architetture ma anche delle storie e delle memorie che legano le persone all’interno della comunità e delle relazioni tra gli stakeholders economici e culturali che abitano questi spazi. Nella Fase I di progetto (durata di 6 mesi), era stato redatto un documento “Baseline Study”, per raccogliere necessità e sfide comuni sui temi del progetto a livello locale.
“A livello locale – commenta l’Assessora ai Progetti europei Francesca Lucchi – KAIRÓS si inserisce nelle Linee programmatiche 2019-2024 dell’Amministrazione comunale impegnata nella creazione di una ‘Cesena al lavoro per lo sviluppo e la crescita’.
Anche per questo, e in continuità con il progetto ‘l’Altra Stazione’, l’Amministrazione comunale ha deciso di concentrare l’azione progettuale intorno all’area della Stazione con l’obiettivo di avviare un percorso partecipato per progettare interventi di riqualificazione degli spazi e degli edifici, intrecciare progettualità innovative in grado di trasformare i punti di debolezza dell’area in un’opportunità di sviluppo, inclusione sociale, attrattività economica lavorando anche sul senso di appartenenza e riappropriazione di un’area strategica della nostra città, punto di arrivo e porta di accesso al centro urbano”.
Il cuore del progetto prevede la creazione di un Gruppo di Supporto Locale (ULG), formato da diversi stakeholders tra cui per esempio le scuole presenti nell’area della Stazione, la facoltà di Architettura e Psicologia, Art-Er - Regione Emilia Romagna, Associazioni e diversi uffici comunali che all’interno di un percorso partecipato definiranno i contenuti di un Piano di azione integrato (IAP - Integrated Action Plan), che conterrà obiettivi strategici per il rilancio dell’area e azioni integrate per ipotizzare la connessione di diversi progetti come per esempio l’Emporio Solidale all’interno dell’edificio che ospita attualmente la Facoltà di Psicologia, la realizzazione di una VeloStazione, il rifacimento di Piazzale Sanguinetti, il collegamento funzionale dell’area con l’Ex Zuccherificio e il nuovo Campus.
Tutto questo provando a declinare i 5 pilastri che fanno di KAIRÓS una grande opportunità di lavoro sulla città: governance, spazio, economia, attrattività e coesione sociale. Si ricorda, infine che Cesena ha già avuto altri 3 progetti finanziati sul programma europeo URBACT - di cui uno attualmente in corso: la prima esperienza, che ha coinvolto la nostra città tra il 2012 e il 2015, è il progetto Jobtown (sottoccupazione giovanile per rendere i modelli sociali e i mercati del lavoro europei dinamici, competitivi e sostenibili); il percorso è poi continuato, tra il 2015 e il 2018, con il progetto Agri-Urban, per la definizione di una strategia di sviluppo e innovazione in ambito rurale e peri-urbano per coniugare la dimensione sociale e ambientale dell’agricoltura a livello locale. Per ultimo BeePathNet (in corso), con cui il Comune di Cesena sviluppa azioni integrate e strategie di promozione e sensibilizzazione dell’apicultura urbana.