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Il Comune mette all'asta 11 alloggi Erp, con i proventi delle vendite saranno ultimati 4 nuovi alloggi a Calisese e ripristinate altre abitazioni

 
Il Comune di Cesena mette all’asta 11 appartamenti di sua proprietà. Si tratta di alcuni immobili del patrimonio comunale di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) dislocati in diverse zone della città: Galleria Isei, Via San Martino (2), Via Vendemini (2), Via Gherardi (2), Via Maratona, Via Marche, Via del Mare e Via Adone Zoli. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di valorizzare il patrimonio di proprietà anche attraverso la vendita di immobili comunali al fine di investire i proventi delle vendite in interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica di altri immobili.

Lo scorso dicembre infatti la Giunta ha stabilito di mettere in vendita 13 alloggi (ad oggi 11, essendo due di questi interessati da alcune verifiche tecniche rispetto alla loro alienazione) al momento inutilizzati e inutilizzabili. Le entrate complessive saranno impiegate per l’ultimazione di 4 nuovi alloggi a Calisese, in Via Cavecchia, oggi allo stato grezzo, e per ripristinare altre abitazioni rilasciate dagli inquilini dopo decenni e al momento inutilizzabili. Il bando sarà pubblicato nelle prossime ore sul sito del Comune per trenta giorni (scadenza lunedì 6 luglio – apertura delle buste giovedì 9). L’asta, per ogni singolo lotto, si svolgerà con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta, e verrà aggiudicata, per ogni singolo lotto, all’offerta economicamente più elevata in aumento rispetto al prezzo a base d’asta. 

“L’ultimo piano di alienazione di alloggi ERP – commenta l’Assessore al Patrimonio Christian Castorri – risale al 2014 e ha riguardato un numero limitato di alloggi (5). Dopodiché l’Amministrazione comunale ha deciso di interrompere le vendite, anche in ragione del numero crescente di soggetti inseriti nelle graduatorie ERP. Tale situazione manifesta anche oggi la sua gravità, tuttavia a fronte di questo si registra un consistente numero di alloggi che, rilasciati dagli inquilini dopo decenni, richiedono significativi lavori di manutenzione (adeguamento impiantistico alle norme vigenti, sostituzione di infissi spesso fatiscenti, installazione di doppi vetri per un risparmio energetico, sostituzione delle pavimentazioni esistenti, rifacimento dei bagni) per un costo di recupero che si aggira dai 30 ai 50 mila euro ad alloggio.

Affrontando il problema delle politiche abitative, abbiamo posto l’accento sulla composizione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, valutandone non solo la consistenza numerica, ma anche lo stato manutentivo e la collocazione degli alloggi.

Da una prima analisi è emersa la necessità di svecchiare e dunque di rivalorizzare il patrimonio ERP comunale, attraverso una doppia azione: quella della vendita di alcuni alloggi, da un lato, e del reinvestimento delle risorse nell’acquisizione di nuovi alloggi e nella manutenzione di quelli da mettere a disposizione per la rassegnazione, dall’altro”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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