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Camici grigi in Piazza del Popolo, il Sindaco Enzo Lattuca ha incontrato una rappresentanza dei giovani medici in formazione specialistica

Una manifestazione nazionale in difesa del Servizio Sanitario Nazionale e contro il precariato per i medici. Questa mattina anche Piazza del Popolo, a Cesena, ha ospitato la protesta dei giovani medici romagnoli in formazione specialistica che non hanno la possibilità di entrare nelle scuole di specializzazione: su 25.000 solo 12.000 ne hanno o avranno la opportunità. A seguito della manifestazione, una delegazione dei giovani medici presenti in Piazza del Popolo è stata ricevuta dal Sindaco Enzo Lattuca.

“La condizione di migliaia di giovani medici abilitati – commenta il Sindaco – va affrontata con serietà al fine di non creare due pericolose serie di professionisti della sanità, medici di serie A e medici di serie B. Questi ultimi potrebbero perdere professionalità in nome di un adattamento, foriero di problematiche gravi per la salute, e poi perché nel prossimo futuro non avremo più disponibilità di medici specialisti che lavorino nel SSN. In questo modo la sanità pubblica rischia di trovarsi a corto di medici specialisti per la mancata sostituzione dei pensionamenti. Si tratta di un capitale che non possiamo perdere. L’emergenza COVID-19 ce lo ha insegnato. Una volta di più”.

“Per i giovani manifestanti oggi, più che mai, è necessario rivedere la programmazione del personale sanitario revisionando la riforma dei percorsi formativi, dai corsi di laurea, alla formazione specialistica e generalista, all’assunzione nel SSN, al ruolo del medico del territorio. Quello che chiedono – prosegue il Sindaco – è ciò di cui abbiamo bisogno, ovvero che questo ‘imbuto formativo’ venga annullato, dando la possibilità a tutti i medici di accedere al percorso post laurea permettendo, di conseguenza, di rispondere concretamente alla richiesta di personale sanitario negli ospedali e sul territorio. Infine richiedono una revisione della figura dello specializzando che ancora oggi viene visto come un semplice studente quando in realtà è un medico in formazione”. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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